Intervista al prof Vincenzo Fasone già assessore al bilancio di Burrafato a Termini

Intervista di Mario Catalano

Vincenzo Fasone, da più settimane, si parla di una sua possibile candidatura a sindaco di Termini Imerese. Può confermare?
Siamo in campo, non parlo della mia candidatura. Siamo in campo per offrire una idea di città e realizzare un’alternativa di governo. È per questa ragione che insieme a numerosi cittadine e cittadini abbiamo dato vita al movimento civico “Termini Imerese è la mia città”.

A chi fa riferimento questo movimento?
Cerca di far riferimento alle forze vive della nostra città, a chi con il proprio sacrificio quotidiano porta avanti una parte di comunità. Il movimento è totalmente libero da condizionamenti esercitati da qualunque presunto dominus politico, sia esso un parlamentare o altro, ed è orientato dalla volontà di mettere al centro il bene comune quale elemento forte e condiviso per una stagione di rilancio e di sviluppo civile di Termini Imerese.

Intendete, dunque, proporre un’alternanza rispetto alle precedenti amministrazioni?
No, non un’alternanza ma un’alternativa di visione e di progetto per la nostra città e per i nostri giovani.

Come?
Mettendo al centro l’innovazione, per spostare avanti la frontiera e i nostri orizzonti. Non chiudiamoci in noi stessi. Dobbiamo dare la possibilità ai nostri giovani, che ormai vivono e sono inseriti sempre più in un panorama internazionale, di poter pensare che rimanendo a vivere nella nostra città possono essere protagonisti del cambiamento che attraversa la nostra epoca. Dobbiamo dar loro la possibilità di incontrare il mondo nel nostro territorio attraverso l’accoglienza, la cultura e il turismo e di aprirsi al confronto internazionale attraverso ad esempio la creazione di “start up innovative” in grado di accettare le sfide dei tempi. Io con il mio lavoro quotidiano cerco di fare questo e devo dire che sono ricco di soddisfazioni. La nostra zona industriale dispone di un incubatore d’imprese mai aperto, proviamo a farlo funzionare.

Lei però ha avuto un ruolo in una precedente Amministrazione.
Ho avuto un ruolo di assessore e lascio giudicare ai cittadini se l’ho svolto bene o male. So però che l’ho svolto a titolo totalmente gratuito, per contribuire a destinare maggiori risorse alle politiche sociali ed ai cittadini che vivono grandi problemi. So anche che l’ho svolto per venti mesi e che nel 2014 ho firmato una lettera di dimissioni dal mio incarico (inusuale per i tempi attuali) che in modo inequivocabile, dal mio punto di vista, ha segnato una rottura con quell’esperienza.

Lei, mi pare, ottimista. I cittadini al contrario sono molto arrabbiati con la politica anche a causa delle condizioni generali in cui versa la nostra città.
Li comprendo, conosco le difficoltà che vivono i cittadini. Nei venti mesi in cui sono stato amministratore ho potuto maturare una profonda conoscenza di tutte le dinamiche, sia interne alla macchina amministrativa sia più in generale rispetto alla città. Termini Imerese è una città offesa, dobbiamo assumerci tutti una grande responsabilità per darle un futuro.

In che modo si può rispondere a questa mancanza di prospettiva e di sfiducia.
Progettando, lavorando con assoluta trasparenza, realizzando passi avanti concreti, coinvolgendo i cittadini. Non è possibile accettare derive demagogiche e populiste.

Guardiamo un attimo all’attualità, qual è la sua opinione sulla questione dell’impianto Ecox?
In generale io tengo fermo un principio: in un territorio non si possono imporre scelte che i cittadini non vogliono fare. Più in particolare io ho condiviso le decisioni assunte dal Consiglio Comunale che ha ritenuto di doversi opporre all’impianto di trattamento di rifiuti della Ecox. Credo anche che il Commissario straordinario debba subito avanzare formale ricorso giurisdizionale per giungere all’annullamento del provvedimento regionale che ha totalmente disatteso le istanze avanzate dal Consiglio Comunale e quindi dalla città di Termini Imerese.

Voglio farle qualche domanda scomoda.
Prego, se aiuta a fare chiarezza che ben venga.

La passata amministrazione ha sforato il patto di stabilità mentre lei era assessore al bilancio. Come la mettiamo?
Le posso dire che ho avuto la possibilità di predisporre soltanto un bilancio di previsione e che l’amministrazione comunale, prima di me, aveva deciso di correre il rischio di sforare il patto di stabilità pur di sbloccare decine di lavori importanti e riuscire a pagare i fornitori e lo stipendio ai lavoratori.
Vorrei citare questa frase: “ Lo ‘scellerato’ patto di stabilità obbliga i Comuni a fare saldi positivi di bilancio per tamponare il deficit nazionale. Quindi non possono spendere soldi per i servizi: la negazione e lo scardinamento delle autonomie locali!” (Marco Piazza, portavoce dei Cittadini in Consiglio Comunale a Bologna).
Aggiungo che con l’attribuzione del titolo di “Capitale della cultura” il comune di Palermo ha ricevuto per “premio” tra l’altro la possibilità di poter sforare il patto di stabilità. Secondo questa prospettiva sforare il patto è un premio. Traete voi le conclusioni.

Oggi la situazione economico-finanziaria del Comune appare drammatica. Cosa ci dice in merito?
Un lavoro di riequilibrio è indispensabile e fondamentale. Occorrono però grande competenza e buon senso. Certo non è possibile non tener conto del fatto che negli ultimi anni lo Stato e la Regione Siciliana hanno ridotto i trasferimenti ai comuni di circa il 60%. Tutto ciò impone agli enti locali di reinventarsi la finanza pubblica che sempre di più sarà ancorata alla capacità progettuale che le singole amministrazioni avranno.

Dica la verità, ha parlato con Lumia?
No, non mi capita di incontrarlo e non ho i suoi recapiti telefonici.

Quindi la candidatura che esprimerà il vostro movimento non avrà nulla a che vedere con il senatore Lumia?
Guardi, per mia indole sono contrario alle personalizzazioni, soprattutto in un contesto in cui le difficoltà impongono rigore, equilibrio e soprattutto visione. Mi sento e voglio essere una persona totalmente libera e non condizionabile. Con riferimento al sen. Lumia, peraltro, tutti sanno che ha già individuato il suo candidato nella persona dell’avv. Pietro Sorce, il problema dunque non si pone. Altre candidature vengono annunciate. Pensiamo in modo sereno ad affrontare una campagna elettorale di contenuti, per quello sarò sempre disponibile al confronto pubblico.

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