Burrafato vs Marchionne: Dov’è finita la libertà di espressione?

Lo sciopero è un non senso, veramente una cattiva idea, queste le parole di Marchionne, AD della Fiat, che – secondo il Sindaco di Termini Imerese, Totò Burrafato – offendono la memoria storica di questo Paese. Le libere e pacifiche manifestazioni di idee non possono essere considerate una cattiva idea, perché non incoraggerebbero gli investimenti in Italia. Le scelte degli imprenditori che sempre più ritengono di portare avanti progetti di sviluppo e di solo profitto non possono essere imputate all’esercizio del diritto di esprimere le proprie opinioni e di manifestare il dissenso. Nel corso del tempo le pacifiche manifestazioni sindacali hanno rappresentato, in più occasioni, il baluardo per eccellenza nella lotta contro le forme di violenza e di terrorismo e per contrastare forme di riduzione dei diritti civili. Limitare l’espressione del dissenso significherebbe ammettere, inoltre, che le violenze inaudite e insensate dei black bloc a Roma qualche giorno fa sono riuscite a paralizzare la vita democratica di questo Paese.

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