Procede ancora un po’ a fatica il piano Blutec a Termini Imerese, ma i segnali restano comunque incoraggianti. L’ultimo incontro del 29 luglio ha lasciato senz’altro la certezza di un progetto che, a differenza del passato, ha una sua continuità, seppur continui a subire una dilatazione dei tempi e quindi la difficoltà a mantenere un rigoroso rispetto del calendario. Nel mirino dei sindacati ci sono soprattutto i ritardi legati al finanziamento del piano di rendustrializzazione dell’ex polo Fiat. Adesso un paio di mesi di attesa con vista sulla fase 2 del piano Blutec e del prossimo incontro al Mise previsti per la fine di settembre.
Il piano procederà, ma il rallentamento dei finanziamenti del progetto porterà probabilmente alla diminuzione del numero di lavoratori che faranno il loro ingresso in fabbrica quest’anno e che potrebbero essere soltanto 120, e non 250 come precedentemente annunciato. Lo hanno confermato, proprio in seguito all’incontro al ministero dello Sviluppo economico di qualche giorno fa, il segretario Fim Cisl Palermo-Trapani Guercio, Giovanni Scavuzzo di Rsu Fim e il responsabile Cisl di Termini Imerese Ambra. La criticità principale deriverebbe proprio da una delibera bancaria per il finanziamento da 8 milioni di euro che fanno parte degli investimenti della Banca del Mezzogiorno e dalle difficoltà legate all’acconto di 20 milioni di euro che “a seguito della delibera dell’Ars – hanno spiegato i sindacalisti – avrebbero dovuto essere già nelle casse di Blutec, ma che nei fatti l’azienda non ha ancora ricevuto”. Gli 8 milioni già deliberati alla fine di luglio sarebbero in attesa, secondo quanto riportato dal segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, soltanto del via libera di Invitalia che si trova alle prese col rinnovo del cda (prossima data fissata il 4 agosto). “È negativo il fatto che a seguito dei mancati rinnovi delle cariche di Invitalia – ha scritto in una nota la Fim Cisl –, Blutec non può ricevere materialmente il finanziamento necessario per lanciare gli ordini di acquisto dei macchinari e dare corso al conseguente inserimento degli ulteriori 160 lavoratori entro il 31 dicembre 2016”.
La situazione attuale, grazie all’ingresso dei previsti 31 lavoratori per la fine di luglio, ha portato l’asticella della somma totale degli occupati nel nuovo corso di Termini Imerese a 90 unità. A fine luglio, inoltre, il ministero del Lavoro ha confermato il terzo trimestre di cassa integrazione per riorganizzazione.
Dall’azienda sarebbero comunque trapelati altri progetti alternativi da far partire entro l’anno per sopperire allo slittamento, ma la fase calda comincerà a settembre quando si prevede un altro incontro al ministero e la presentazione della fase 2 del progetto con l’auto ibrida ed elettrica. “Nel prossimo incontro – ha spiegato il segretario generale Ugl –, Blutec si è impegnata a presentare la seconda parte del progetto, che riguarderà la movimentazione elettrica, con l’obiettivo di creare un’unica piattaforma operativa. Inoltre, sarà affrontato il nodo dell’indotto, alla luce dell’obiettivo di promuovere la reindustrializzazione dell’intera area”.
Blutec avanti ma con molta cautela
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