Anniversario dell’Unità d’Italia: Lombardo boccia i festeggiamenti

Il governatore attacca: L’Unita d’Italia fu una vera e propria annessione, una guerra dichiarata al Regno delle due Sicilie che ha prodotto sì qualcosa, ma non per noi

La Sicilia per quanto mi riguarda non dovrebbe festeggiare il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia. Lo ha detto il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, parlando con i giornalisti a Palermo. L’Unita d’Italia – ha aggiunto – fu una vera e propria annessione, una guerra dichiarata al Regno delle due Sicilie che ha prodotto sì qualcosa, ma non per noi. Si sono portati via le riserve auree delle nostre banche con cui hanno finanziato lo sviluppo industriale del nord, hanno determinato una serie di leggi per tassare il pane della gente e depredare la Chiesa. Si contano in quell’epoca decine di migliaia di emigrati e chi ha osato resistere è stato tacciato di brigantaggio o è stato ammazzato senza pietà. Non credo sia un’occasione per festeggiare, per noi siciliani. Vediamo con favore un federalismo avanzato che sia una sorta di mezza indipendenza – ha concluso – e che il signor Bossi questa benedetta secessione la faccia, come se fosse una punizione per noi, vediamo se non ce la caviamo meglio, ma che nella nostra area non ci sia Roma, se no non abbiamo concluso niente.

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