Anche gli avvocati dicono no alla riforma penale, ancora in astensione dal 2 al 5 maggio

Va avanti la protesta degli avvocati del foro di Termini Imerese sulla riforma penale. Lo sciopero, indetto dal 10 al 14 aprile, è contro due novità ritenute per gli avvocati “assolutamente inaccettabili”: in particolare, la sospensione dei termini della prescrizione nel corso del giudizio per ulteriori tre anni e l’ampliamento dei casi di partecipazione a distanza dei detenuti al dibattimento attraverso la videoconferenza e la scelta di proporre, in sede di approvazione del disegno di legge, il voto di fiducia, con la soppressione del dibattito parlamentare.
Di tutto questo si è discusso giovedì 13 aprile nel corso dell’evento formativo per gli avvocati dal tema “D.D.L Orlando: la deformatio del processo penale. Le ragioni dell’astensione“, svoltosi presso il tribunale di Termini Imerese.
«Anche se l’astensione dalle udienze è sempre una scelta sofferta da parte degli avvocati – dichiara il Presidente dell’ordine avv. Carmelo Pace – le motivazioni che vi stanno alla base contestano il merito e il metodo della riforma sostenuta dal governo. Su temi molto delicati come la prescrizione, il diritto del l’imputato di essere presente fisicamente in udienza e non in videoconferenza ed altri, non si può limitare il dibattito parlamentare ponendo la fiducia. Le riforme “brevi” non sempre sono le migliori perché tali.»
«Il Movimento Forenze sezione Nazionale e Himerese – dichiara l’Avv. Gabriella Lattuca – da il pieno sostegno alle ragioni del No alla riforma penale, essendo ben altre le soluzioni da proporre per una seria riforma del processo penale, non potendo intervenire con istituti non condivisi fra i protagonisti del diritto.»
«La commissione osservatorio formazione giovani avvocati ha voluto promuovere questo evento formativo per coinvolgere i giovani e spingerli ad interessarsi sull’evoluzione della normativa vigente e da attuare – afferma l’avvocato Mariaclaudia Culotta -. E’ importante riunirci per e riflettere sui punti, sulle criticità e sulle lacune».
«Il ruolo dell’avvocatura è importante e il governo deve tenere conto di queste criticità», hanno aggiunto agli avvocati Maria Pia Cafiso e Rocco Chinnici, rispettivamente presidente e vice presidente della Camera Penale.
Dal 2 al 5 maggio prossimo è in programma una nuova astensione dalle udienze penali.

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