Amoroso: l’interporto non è una utopia

Comunicato Stampa

“Della sua realizzazione si parla da decenni, e di anni ne sono passati tanti da quando il Cipe diede il via libera al progetto preliminare per la costruzione dell’interporto – ha affermato il presidente del Consiglio Comunale, Anna Amoroso -. Oggi, all’assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio, il presidente della Società Interporti Siciliani, Alessandro Albanese, ha confermato che la Tecnis a settembre firmerà il contratto d’appalto dei lavori, che il progetto esecutivo del sottopasso è pronto e anche il bando per l’intermodale”.

L’opera servirà a mettere in collegamento lo scalo ferroviario, l’autostrada e il porto di Termini Imerese per abbattere le distanze da coprire su gomma, in nave e su rotaia. L’interporto sarà dotato di un terminal ferroviario e si estenderà nella fascia di territorio compresa tra il porto di Termini Imerese e il fiume Himera, all’interno della cosiddetta terza fase dell’Area di sviluppo Industriale. Durante i due anni di progettazione e lavorazione saranno circa cento gli edili coinvolti nei lavori.
Una volta realizzato, l’interporto sarà l’infrastruttura più grande della Sicilia occidentale e una delle più estese del Sud Italia.

“Senza un adeguato progetto della Regione per la gestione logistica del trasporto merci – ha aggiunto il presidente del Consiglio Comunale di Termini Imerese, Anna Amoroso delegata dal Sindaco per partecipare alla riunione – sarà un’opera quasi inutile, che rischia di restare sottoutilizzata e diventare l’ennesimo spreco di fondi pubblici. Tocca al governo pensare a un piano che concentri gli arrivi, le partenze e lo stoccaggio delle merci nel polo di Termini Imerese – continua Amorso -. L’approvazione oggi del bialncio 2016 della SIS è un atto dovuto perché c’è un problema di continuità aziendale, ci sono dei progetti da portare a termine e pertanto è necessario che la società risponda al fabbisogno richiesto per l’avvio dei progetti. Pertanto,il Comune di Termini Imerese ha votato sfavorevolmente alla proposta del comune di Catania, dell’Autorità portuale, dell’Ast, della Citta Metropolitana, di Catania di rimandare di ulteriori 8 giorni la seduta,alla presenza della Regione Sicilia,essendo sin da subito pronto a prendersi le sue responsabilità,nell interesse sempre del territorio”.

La seduta si è aggiornata, dunque, al prossimo 3 agosto.

“La realizzazione di un interporto per Termini Imerese è un’opportunità, soprattutto alla luce delle vicende Fiat e indotto – ha commentato il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta -. E’ un’occasione per Palermo per distaccare una struttura logistica di questa entità dal centro abitato. Termini Imerese diverebbe di fatto un secondo porto della città. Lo spostamento delle merci implica infrastrutture, flussi, mezzi pesanti – ha continuato il primo cittadino -. Lo sappiamo bene a Palermo, dove vediamo transitare decine e decine di autoarticolati all’interno del centro cittadino perchè non esiste di fatto un collegamento tra il porto e la stazione ferroviaria. Sicuramente Termini Imerese e la sua area industriale, fortemente minata dalla questione Fiat che ha penalizzato tutto l’indotto, potrebbe aver bisogno di questa infrastruttura qualora però coincidesse un piano di rigenerazione dell’area stessa che al momento soffre. Gran parte della rete capillare di aziende che gravitano nella zona rischia di chiudere o lo ha già fatto – ha concluso Giunta -. Investire su quest’opera implica una scommessa sul territorio sia a livello locale sia nazionale”.

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