«Altro che multinazionali: la felicità è in cucina»

I più preoccupati erano i genitori. Quando, nel 2007, Anna Lisa Gianino e Letizia Sammarco hanno svelato di voler rinunciare ai loro posti di lavoro in due note multinazionali per mettersi in proprio, le reazioni in famiglia non sono state incoraggianti. «Mio padre continuava a dirmi che ero pazza», racconta Anna Lisa, nata nel 1971 a Termini Imerese, provincia di Palermo, ed emigrata al Nord dopo la laurea in Scienze politiche. «Mia mamma non faceva che ripetermi quanto fosse rischioso mischiare gli affari e l’amicizia», ricorda Letizia, 43 anni, anche lei siciliana d’origine, milanese d’adozione. Ma per le due, amiche fin da bambine, la decisione era ormai presa: addio lavoro d’ufficio, è tempo di una nuova vita.

Una vita ai fornelli, per l’esattezza, dato che a convincerle a gettare nella spazzatura, rispettivamente, un’assunzione a tempo indeterminato in Danone e un contratto al terzo rinnovo in Sky, è stato l’amore per il cibo. «Da piccola cucinavo spesso con mia nonna, mi divertivo a fare la pasta in casa», dice Anna Lisa. «Mi è sempre piaciuto osservare mia madre alle prese con pentole e mestoli, poi, tempo fa, i miei hanno preso in gestione una sala ricevimenti e per un po’ ho dato una mano», spiega Letizia. Da quattro anni fanno le chef a domicilio, ovvero propongono cene, aperitivi e buffet nelle case di milanesi e non, occupandosi di tutto, dalla spesa alla preparazione dei piatti all’allestimento della tavola: «Per prima cosa procediamo con un sopralluogo nell’appartamento che dovrà ospitare la cena. Questo ci serve per definire il menu e verificare quali pentole o utensili mancano. Poi, al momento prestabilito, citofoniamo e, armate dell’occorrente, ci mettiamo all’opera affiancate da un paio di camerieri». «La Cucina del Gattopardo», questo il nome dell’attività, in omaggio al celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (www.lacucinadelgattopardo.it). «Oltre che per i privati, perlopiù persone facoltose che ci accolgono in case da sogno, realizziamo catering per le aziende. Accontentiamo anche chi vuole i tortellini in brodo, ma la nostra specialità sono le ricette siciliane: arancini, panelle, sarde alla beccafico, pasta con ragù di salsiccia e ricotta di pecora, involtini di pesce spada…».All’inizio non è stato facile, ammette Anna Lisa, che oggi vive a Varese ed è mamma di una bimba di un anno e mezzo: «Siamo partite da zero, tolte le tasse guadagnavamo poco, ma pian pianino, col passaparola, abbiamo cominciato a ingranare. E devo ringraziare il mio ex capo, una donna: è stata la nostra prima cliente! Quanto ai vecchi colleghi, mi dicono che mi invidiano, che vorrebbero fare come me. Solo che il lavoro d’ufficio dà sicurezza, ci vuole davvero coraggio per mollarlo». Anche quando le cose funzionano essere imprenditori di se stessi non è una passeggiata: «In alcuni periodi non abbiamo un attimo di respiro, senza contare che dobbiamo stare dietro a tutto, dalle cipolle alla contabilità». Di rimorsi, però, nemmeno l’ombra: «Non tornerei indietro, faccio un lavoro che mi gratifica, mi rende autonoma e mi stimola tutti i giorni», afferma Letizia. «Non bastasse ho dimostrato a mia madre che aveva torto: io e Anna Lisa siamo come sorelle, al massimo abbiamo delle divergenze di opinione su come preparare un piatto, ma non litighiamo mai, semmai ci confrontiamo». Una complicità utile a fronteggiare gli imprevisti. «Una volta, alla fine di una cena, stiamo per servire i cannoli alla siciliana, ma ci accorgiamo che qualcosa non va, il ripieno a base di ricotta, che aggiungiamo sempre all’ultimo, è stranamente liquido. Panico: e adesso cosa facciamo? Nel giro di qualche minuto ci viene un’idea: sbricioliamo la cialda in piccoli pezzi, li disponiamo in maniera coreografica sulla crema e voilà, ecco a voi la scannolata! Ci hanno chiesto il bis».

0
HeartHeart
0
HahaHaha
0
LoveLove
0
WowWow
0
YayYay
0
SadSad
0
PoopPoop
0
AngryAngry
Voted Thanks!

Commenti

commenti