Alessandro Quattrocchi premiato dalla Fondazione Falcone

Nell’ambito della commemorazione della strage del 23 maggio, la fondazione Falcone eroga ogni anno 10 borse di studio da assegnare a giovani siciliani laureati in giurisprudenza con il massimo dei voti. Uno dei premi quest’anno è toccato ad Alessandro Quattrocchi, termitano che ha presentato un progetto di ricerca dal titolo I nuovi profili della lotta alla mafia, tra associazionismo antiracket, consumo critico e agricoltura libera. La borsa di studio consentirà ad Alessandro di effettuare studi per la durata di un anno, alla conclusione del quale seguirà la pubblicazione di un testo scientifico che affronti le nuove forme di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso le quali, insieme a quelle tradizionali contribuiscono ad un migliore funzionamento degli istituti giuridici esistenti e ad una crescita del retroterra sociale e culturale. L’associazionismo antiracket di cui parla Alessandro nel suo progetto si riferisce all’insieme di movimenti di cui fanno parte comuni cittadini, imprenditori, agricoltori, accomunati dalla volontà di infrangere il muro di omertà che normalmente consente la pratica pressoché indisturbata dell’estorsione del pizzo. Il consumo critico è quella forma di indirizzo nei riguardi dei consumatori che mira a valutare non tanto il rapporto prezzo-qualità-marchio, ma anche la considerazione di coloro che aderiscono alla campagna anti-pizzo e denunciano chi lo perpetra. Infine, nel suo lavoro Alessandro ha affrontato la tematica dei beni confiscati alla mafia attraverso l’esperienza di alcuni enti che riutilizzando questi beni contribuiscono alla lotta contro la criminalità di stampo mafioso, bonificando il tessuto sociale ed economico. Si tratta spesso di cooperative sociali che mirano al recupero o all’inserimento lavorativo di alcuni soggetti svantaggiati, in particolare i giovani. Il sindaco Totò Burrafato ha voluto incontrare Alessandro compiaciuto che un giovane termitano abbia conseguito un tale risultato in una tematica sociale di siffatta importanza.

Il sindaco Totò Burrafato si è soffermato con Alessandro Quattrocchi per sottolineare il rilievo dell’antimafia sociale che costituisce una delle pagine più importanti del contrasto a cosa nostra. Dopo le stragi del 1992 è maturata una sensibilità civile che ha rinforzato il fronte dell’antimafia. Oltre ai magistrati e alle forze dell’ordine sono nati i movimenti: libera, addiopizzo… La ricerca che sarà avviata da Alessandro Quattrocchi è opportuna e certamente sarà un utile strumento che comproverà il ruolo ed il contributo apportato dall’antimafia sociale nella lotta alle mafie.

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