Un migliaio di persone hanno occupato l’anfiteatro Kalòs di Termini Imerese per assistere alla serata di beneficenza pro AIL «Insieme per la VIta» organizzata lunedì 12 luglio dal consigliere provinciale Ail Palermo, Rosario Quattrocchi (di Termini Imerese). Un buon risultato per la solidarietà che ha sottolineato la sensibilità della gente alla causa AIL ed una soddisfazione vedere tante persone provenienti da diverse parti del territorio: da Palermo a Cefalù, da Cerda a Bagheria. Ottocento i biglietti stampati di cui cinquecento venduti in prevendita e molti altri distribuiti ad inizio serata. Famiglie, giovani e meno giovani che hanno dato il proprio contributo per l’acquisto di una nuova autovettura per il trasporto di pazienti in cura presso il centro di Ematologia dell’ospedale Cervello di Palermo. A questo scopo serviranno, infatti, i proventi della serata di lunedì, a cui hanno collaborato l’associazione Turistica Pro Termini Imerese, i Clubs Lions «Termini Imerese Host», «Termini Himera Cerere» e «Leo Club», l’associazione Amici della Musica «Giuseppe Mulè», l’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese.
«Il Centro AIL di Palermo (presente da 15 anni, ndr) – ha detto Rosario Quattrocchi – rappresenta un importante punto di riferimento per il territorio nel dare assistenza e aiuto a chi ne ha bisogno. In genere non si pensa a queste realtà nella vita quotidiana ma c’è chi, purtroppo, vive ogni giorno situazioni di sofferenza e malattia. Per questo diventa essenziale l’aiuto di associazioni come l’AIL». Una presenza che si è fatta strada a Termini e nel comprensorio, come ha sottolineato il dottor Giuseppe Toro, presidente AIL Palermo. «Siamo cresciuti insieme a Rosario – ha aggiunto – da tutti i punti di vista e nonostante il momento difficile che sta vivendo, Termini continua ad esserci sempre vicina. Speriamo che questa consapevolezza nasca anche in altre comunità».
I fondi raccolti vengono «impiegati nel reparto di Ematologia dell’ospedale Cervello di Palermo – ha precisato il dottor Francesco Fabiano, primario del reparto nato 30 anni fa -. Qui siamo arriviamo a fare più di 50 trapianti di midollo osseo all’anno e, se siamo riusciti a maturare un tale livello di ricerca e attività di sostegno a malati e famiglie, è anche grazie ad aiuti come questi».
Ha condotto la serata lo showman siciliano Sasà Salvaggio. Primo ad esibirsi è stato il coro polifonico «Giuseppe Mulè», diretto dal maestro Tonin Tarnaku, da poco costituitosi in associazione autonoma. Nunzia Luca al pianoforte. Il coro ha cantato quattro brani di cui uno di Vincenzo Bellini, «In Elvezia non v’ha rosa» dall’opera «La Sonnambula», e tre di Giuseppe Verdi: «O Signore dal tetto natio» (dall’opera «I Lombardi alla prima crociata»); «Tace il vento» (dall’opera «I due Foscari»); «Va’ pensiero» (dall’opera «Nabucco») che ha chiuso l’esibizione.
È seguito il cabaret de «I Petrolini», con Ciro Chimento, Roberto Mannino e il termitano Giancarlo Aguglia. Per mezz’ora, i tre si sono spesi in divertenti gag sulla politica nazionale, estera e locale, sulla crisi economica, sulla disoccupazione ed altri «dilemmi» concludendo con un’esibizione canora.
In ultimo, le musiche del gruppo «Codice Mediterraneo» hanno rapito l’attenzione del pubblico. Il gruppo è diretto dal maestro Nunzio Ortolano che ha accompagnato al pianoforte la voce di Monica Giannone (anche flauto) insieme ad Adriano Fazio (violoncello). I brani proposti, tutti del poliedrico e raffinato compositore siciliano Ortolano, sono tratti dal lavoro «Nella terra di…nella terra che». Questi i titoli: «Senza parole», «A cursa», «Duluri», «Spiranza», appartenenti alla prima parte «Nella terra di…» e scritti per ricordare la strage di Capaci e ciò che, insieme a quella di via D’Amelio, ha rappresentato per la Sicilia. «Onde», «Ninna nanna», «Aria», «Cantu d’amuri», sono stati i brani appartenenti alla seconda parte «..nella terra di».
Il cabaret di Sasà Salvaggio sulle abitudini dei siciliani, in generale, e dei palermitani, in particolare, ha chiuso la serata. Targhe e fiori anche per gli artisti che hanno gratuitamente dato il proprio contributo.
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