17 novembre 2010: la giornata di mobilitazione internazionale per il diritto allo studio

Palermo. Ci saranno due cortei che confluiranno. concentramenti alle ore 9 sia in Piazza Politeama che in via Archirafi. A fine corteo iniziative dentro la cittadella universitaria.

Tante iniziative in tutta Italia. Da oltre 60 anni il 17 novembre è una data di grande valore simbolico per gli studenti: in quella data centinaia di studenti cecoslovacchi che si opponevano alla guerra furono arrestati e uccisi dai nazisti nel 1939. Ma il 17 novembre è anche il giorno in cui gli studenti greci furono massacrati dai carri armati del regime ad Atene nel 1973.

Come ogni anno il 17 novembre gli studenti di tutto il mondo scendono in piazza per la giornata internazionale di mobilitazione studentesca L’obiettivo è chiaro: ribadire l’urgenza di una scuola realmente pubblica ed aperta a tutti.Perchè il 17 novembre?Da oltre 60 anni il 17 novembre è una data di grande valore simbolico per gli studenti: in quella data centinaia di studenti cecoslovacchi che si opponevano alla guerra furono arrestati e uccisi dai nazisti nel 1939. Ma il 17 novembre è anche il giorno in cui gli studenti greci furono massacrati dai carri armati del regime ad Atene nel 1973. L’assemblea mondiale di Bombay del World Social Forum decise nel 2004 di ripristinare questa importante data della memoria e di renderla un momento importante di mobilitazione studentesca.Quest’anno la giornata coincide con un periodo in cui le mobilitazioni nel mondo della scuola, dell’università e della ricerca sono all’ordine del giorno. Le risorse per la scuola e l’università, nell’ottica di una razionalizzazione necessaria, rischiano di subire un taglio che il sistema farà fatica a reggere. Il diritto allo studio in ItaliaL’ultima manovra finanziaria, approvata in Consiglio dei Ministri il 14 ottobre, stanzia infatti solo 25.731.000 € per il diritto allo studio per l’anno 2011/2012. Il taglio in due anni operato dal Governo è quindi l’89,54 %. Per il 2013 sono previste risorse per soli 12.939.000 €. Si aggiunge a questo il taglio più generale ai trasferimenti alle Regioni, le quali stanno diminuendo in tutta Italia proprio i fondi per il diritto allo studio, in seguito alla diminuzione degli stanziamenti. La Giornata internazionale di mobilitazione studentesca quest’anno assume nel nostro paese un significato ancora più lampante perchè il 18 novembre il ddl Gelmini andrà in discussione alla Camera dei Deputati.

Gli studenti: Idee per un futuro migliore La Federazione degli Studenti spera che il 17 novembre 2010 sia l’inizio di qualcosa: Oggi abbiamo l’onere della proposta. Il mondo cambia e dobbiamo cercare di indirizzare questo cambiamento verso una prospettiva più giusta, dove i giovani possono guardare al futuro e immaginarlo migliore del presente. Per farlo, ancora una volta, tornano centrali il lavoro e la conoscenza. Abbiamo delle idee, che porteremo avanti anche nelle proposte di legge che presenteremo. A quelle dobbiamo accostare un ripensamento complessivo del modo di vivere la società. Il 17 novembre saremo in piazza per questo. L’obiettivo delle iniziative del 17 novembre è chiaro. Per difendere il diritto allo studio, per dire che senza investire sulla conoscenza il lavoro di domani non esiste. Per dire che non sopportiamo più la precarietà come unica risposta alla disoccupazione. Per un mondo più giusto, meno orientato ai consumi sfrenati, più rispettoso verso l’ambiente. Noi ci siamo.La giornata su tutte le radio universitarieCon una diretta a reti unificate le radio universitarie tacconteranno dalle 10.00 alle 12.00 di mercoledì 17 novembre, la Giornata internazionale di mobilitazione studentesca per il Diritto allo Studio.Durante la maratona radiofonica, ci si collegherà con tutte le radio d’ateneo per i racconti in diretta dalle piazze della mobilitazione con uno speciale multimediale sulla mobilitazione grazie ai contributi di corrispondenti specifici da Roma, Napoli, Torino, Palermo, Firenze, Milano e Londra, città teatro di una protesta molto forte da per via del caro tasse. Nel corso della diretta saranno trasmessi anche i contributi di Dario Fo e Marco Travaglio. Obiettivo dell’iniziativa mediatica universitaria è focalizzare l’attenzione sul tema del Diritto allo Studio, che sembra sempre più minacciato dai tagli di risorse che vanno in direzione opposta a un sistema che dovrebbe garantire il merito e le condizioni per sostenere gli studi universitari anche a chi non ha sufficienti mezzi e al grande esercito di fuori sede presente in ogni città sede di ateneo.Le diretteDalle 10.00 alle 12.00 sarà possibile seguire lo speciale radiofonico live sui siti delle 20 radio universitarie italiane di RadUni: Padova (www.raduni.it), Venezia (www.radiocafoscari.it), Perugia (www.radiophonica.com), Verona (www.fuoriaulanetwork.com), Catania (www.radiozammu.it), Vercelli (www.6023.it), Pavia ( http://www.ucampus.unipv.it), Trento (www.sanbaradio.it), Napoli (www.runradio.it e http://www.radiof2.unina.it), Salerno (www.iunisa.unisa.it), Roma (www.radio.torvergata.it e http://www.radiosapienza.net), Palermo (www.ldf.unipa.it), Cagliari (www.unicaradio.it), Liuc (www.dnn.liuc.it), Cosenza (www.ponteradio.unical.it), Pisa (www.radioeco.it), Teramo (www.unite.it).

A Forlì una giornata speciale con workshopL’Udu Forlì, in occasione della giornata internazionale per il diritto allo studio ha messo in piedi una Controriforma dell’università, che si articolerà in tre parti:

– una conferenza introduttiva in cui verrà analizzata l’organizzazione gestionale (governance) ed economica delle Università, come funziona oggi e come dovrebbe funzionare con l’entrata in vigore del DDL Gelmini. Si terrà venerdì 11 alle ore 17.30 in aula Mazzini 2 e sarà tenuta dal Professor Capano.
– The University that I dream: un pomeriggio di workshop dedicato ai temi che in voi suscitano più interesse sparsi per le varie facoltà di Forlì. A tal proposito, per selezionare i temi di discussione che vi interessano di più, compilate questo questionario e inviatelo entro il 14 novembre a udu.forli@gmail.com!
-Una Notte bianca del sapere.. in cui le lezioni sospese il 17 pomeriggio verranno recuperate secondo le proposte della vostra Controriforma. Si terrà l’ultima settimana di Novembre (data da definirsi) probabilmente presso il Salone Comunale di Forlì.

C’è anche il mondo del lavoroIn tutta Italia si stanno organizzando iniziative pubbliche per spiegare ai cittadini le ragioni di questa ennesima protesta che unisce scuola, afam, università, formazione professionale, ricerca. La coincidenza dello sciopero con la giornata internazionale dello studente favorisce iniziative comuni tra sindacato e movimenti, a conferma di una collaborazione consolidata dal comune obiettivo di riformare davvero l’istruzione pubblica, garantire il diritto allo studio e al lavoro, rilanciare la ricerca e combattere la precarietà.La fantasia non è proprio mancata. Dai tradizionali cortei che nella mattinata del 17 sfileranno quasi dappertutto, agli aperitivi della conoscenza, a spettacoli e letture che animeranno invece il pomeriggio e la serata.

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