“Presepiando al Museo 2” al Baldassare Romano di Termini Imerese

Si avvicina il giorno dell’inaugurazione della grande mostra “Presepiando al Museo 2”, allestita nelle sale del Museo “Baldassare Romano” di Termini Imerese.
L’iniziativa è promossa dall’associazione “Presepiando Termini Imerese”, guidata da Mariano Barbara, con il patrocinio dei due clubs Lions, Termini Imerese Host e Termini Himera Cerere, e del Comune di Termini Imerese. L’inaugurazione è prevista per il 5 dicembre prossimo, alle ore 17,30. La Mostra si concluderà il 6 gennaio 2014.
L’esposizione si terrà nella pinacoteca e nella sala archeologica del museo civico “B. Romano” di Termini Imerese e le opere saranno collocate accanto alle tele di importanti artisti del passato ed ai reperti dell’antica Himera, perpetuando l’antica tradizione del Presepe in un mix di arte, fede e spiritualità.
Quest’anno la Mostra sarà dedicata alla presepista Elisa Messina, recentemente scomparsa. La Messina ha compiuto i suoi studi a Venezia e a Monreale, specializzandosi nella tecnica della ceramica oltre alla pittura e scultura, conseguendo anche l’abilitazione all’insegnamento dell’educazione artistica.
Le sue opere e i suoi presepi sono stati esposti nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo, fra i quali la galleria internazionale di New York, Il Palazzo dei Congressi di Montecarlo, la Galleria D’ Arte Russo di Roma, La Ducato Gallery, La Cienega a Los Angeles, Il National Museum of Fine Arts di Malta.
Per le sue grandi doti umane è stata da sempre un punto di riferimento per giovani artisti, molti dei quali si sono formati nel suo laboratorio.
Elisa Messina, le cui opere presepiali si rifanno al mondo arabo, è stata ambasciatrice della cultura siciliana nel mondo.
Oggi la produzione delle ceramiche d’Arte di Elisa Messina continua grazie alla figlia Maria Grazia che porta avanti il nome della madre elevando i manufatti come prodotti artistici più rinomati della Sicilia.
Saranno presenti le opere di Antonio Indovina (Termini Imerese -Palermo , 4 Novembre 1836 ~ 19 Marzo 1925), visse ed operò a Termini Imerese (in provincia di Palermo) e nel suo Comprensorio. Conseguì il Diploma di Perito Urbano e divenne Imprenditore Edile, definendosi “Capo Maestro Costruttore” e dedicandosi alla realizzazione di opere di Ingegneria edile e stradale sia pubbliche che private.
Iniziò a eseguire figure presepiali per diletto fin dalla età di circa 12 anni, senza abbandonare più tale inclinazione e raggiungendo una produzione complessiva di parecchie centinaia di esemplari. Ogni anno era solito costruire presepi per beneficenza nelle varie Chiese della sua città natale e realizzava ancora i suoi “pastori”alla veneranda età di 89 anni, alle soglie della sua scomparsa.
Soggiornò più volte negli Stati Uniti d’America, non facendo mancare anche in quella terra la sua inesauribile produzione di nuove figure presepiali, riscuotendo pure l’elogio della stampa americana.
L’opera di Antonino Indovina non si limita alla vastissima produzione di statuine presepiali, ma spazia fino alla realizzazione di scene dai Vangeli come la “Disputa con i Dottori nel Tempio”, la“Crocifissione” e i carri trionfali della “Resurrezione” e della “Immacolata”; numerosi gruppi raffigurano anche “la Strage degli Innocenti”.
L’autore realizzò inoltre, a grandezza naturale, alcune statue di “Santi” e una“Deposizione” che si trova nella Maggior Chiesa di Termini Imerese; pure a Termini Imerese, nella chiesa della Gancia, trova posto, sotto un altare, una ricca“Rappresentazione delle Anime del Purgatorio”.
Della sua numerosissima produzione oggi restano pochi esemplari, essendo la grandissima parte di essi andata perduta o dispersa per le più svariate vicissitudini.
Non mancheranno le opere di Pietro Piraino Papoff, antiquario, scultore ceroplasta e restauratore, vive a Palermo dove ha svolto la sua attività per 45 anni nella bottega antiquaria Borgo Vecchio, da lui fondata. Collaboratore esterno della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo per la ceroplastica, nel 2004 trasferisce il suo laboratorio a Villa Aragona Cutò a Bagheria dove, in alcuni locali del piano nobile colloca in forma museale le sue collezioni di duemila giocattoli d’epoca e di cento opere in cera, frutto dell’opera di ceroplasti siciliani e campani che operarono dal 1600 al 1900. Da questa nuova allocazione nasce il Museo del Giocattolo e della Ceroplastica, riconosciuto di grande pregnanza demo-etno-antropologica dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali della Regione Siciliana. Il professore Piraino Papoff, con la collaborazione delle figlie Laila e Lucilla, ha continuato fino a qualche mese addietro a dirigere il museo (oggi chiuso perché sfrattato dai local) e a produrre sculture in cera che arricchiscono importanti collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero, fra queste n. 5 statue in cera ispirate al film ” Il Gattopardo “di Visconti, a grandezza naturale, stabilmente esposte nella “Sala del Gattopardo” a Santa Margherita di Bélice.
Presenti anche le opere di Alfonso Graffeo e Giusy Damiano, creatori di presepi in corallo. Questi giovani artisti in pochi anni si sono affermati e rappresentano l’Italia nelle più prestigiose rassegne internazionali del settore.
Alfonso Graffeo, nato a Sciacca, ha seguito la sua ispirazione e i suoi studi tra Torre del Greco, alla scuola di Carlo Parlati e Trapani, rendendosi così erede della tradizione artistica di questi tre centri della cultura del corallo e prendendo il meglio da tutte e tre.
Ma la data più significativa per la sua carriera è il 1986, quando una memorabile “Mostra del corallo” al Museo Pepoli di Trapani ha risvegliato in lui e nella moglie il genio sopito della creatività nell’arte del corallo spingendoli a rilanciare l’antica lavorazione con tecniche antiche e rinnovata sensibilità artistica, con l’invenzione di nuove forme e originali sculture.
Nella loro bottega-laboratorio, ricevono ogni anno centinaia di visitatori e comitive che assistono alle varie fasi di lavorazione di presepi, gioielli originalissimi e sculture in cui si intrecciano corallo di Sciacca e di Trapani, corallo rosa, rosso e nero insieme ad altre preziose gemme.
Ogni creazione concretizza una propria storia artistica ed espressiva che ne fa una piccola scultura da indossare. La produzione dei Graffeo & Damiano è accattivante perché sintesi di antica esperienza artigiana e moderna fantasia creativa. Pregevoli e ormai famose le sue natività in corallo rosso, argento e oro, i presepi , dove le statuine si collocano in architetture fatte di archi, di rilievi, di colonne e trabeazioni che staresti ad ammirare per delle ore intere, tanto sono perfette e minuziose.

Laura Cianciolo

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