Gesù Bambino, in tempi di Covid, nascerà in un orario conciliabile con il coprifuoco.
La messa della notte di Natale sarà, dunque, anticipata rispetto alla tradizione.
Per quest’anno, dunque, niente veglia di mezzanotte. Alla Chiesa Madre di Termini, per esempio, le celebrazioni del 24 dicembre sono state programmate alle 18.30. Insomma, la pandemia mette a dura prova anche i riti più antichi e sentiti, ma di certo non li ferma. Anche perché, soprattutto per i credenti, il senso del Natale e della nascita del Bambinello dovrebbe andare ben oltre le consuetudini e i formalismi delle lancette.
Nelle ultime settimane si è discusso tanto e forse troppo sulla celebrazione della Veglia di Natale in piena emergenza pandemica causata dal Covid-19. Papa Francesco rompe gli indugi e dichiara che la Veglia sarà celebrata la sera di giovedì 24 dicembre, alle 19:30 ben due ore prima dell’orario delle 21:30 come avviene da quando è salito al soglio pontificio.
Per quanto riguarda la tradizionale benedizione “Urbi et Orbi” nel giorno di Natale, questa verrà impartita alle ore 12:00 e non dalla loggione centrale ma bensì dall’interno della Basilica di San Pietro. Per quanto riguarda il “fine anno”, giovedì 31 verranno recitati i primi vespri e il Te Deum in ringraziamento per l’anno trascorso il tutto sempre all’interno della basilica vaticana alle ore 17:00. Infine nei giorni 1 e 6 gennaio, le Sante Messe verranno celebrate alle ore 10:00 sempre in San Pietro.
“La partecipazione alle celebrazioni sarà molto limitata – spiega la Santa Sede con una nota – con fedeli individuati secondo le modalità usate nei mesi scorsi, nel rispetto delle misure di protezione previste e salvo variazioni dovute alla situazione sanitaria”.
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