Le notizie apparse stamane sulle due proposte che sarebbero state presentate a seguito del bando per la reindustrializzazione dei siti ex Blutec, contribuiscono ad aumentare le perplessità che avevano suscitato i contenuti del bando emesso dagli Amministratori straordinari con l’avallo del Ministero delle imprese.
Preoccupa soprattutto il fatto che le procedure seguite, tra cui la proroga non motivata della scadenza del termine del bando e alcune sue previsioni, abbiano alla fine indotto alcuni imprenditori, anche internazionali, a desistere dal presentare la propria proposta per la riqualificazione industriale del sito.
Preoccupa altresì il fatto che si possa puntare, da parte governativa, a sostenere ipotesi, fatte circolare anche mei mesi scorsi, di soluzioni di tipo immobiliare, alla fine sganciate sia da seri progetti industriali, sia dal potenziamento della occupazione.
Il mancato riutilizzo delle estese aree e dei grandi capannoni ex Blutec è stato fin qui un fattore che ha impedito l’insediamento di industrie innovative legate ad uno sviluppo sostenibile nell’area industriale di Termini Imerese, con una grave penalizzazione anche delle potenzialità occupazionali per il territorio e per l’intera Regione.
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