Quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario della morte di Cosimo Cristina, il coraggioso giornalista ucciso dalla mafia il 5 maggio del 1960, all’età di appena 25 anni, perché con i suoi articoli seminava lo scompiglio tra i potenti di Termini, Cefalù e delle Madonie. Il primo cronista ucciso da Cosa Nostra il cui ricordo era stato inghiottito dalle condizioni create ad arte perché passasse per un mitomane che si era tolto la vita, schiacciato dalle querele e da incertezze sul futuro.
Per recuperare la memoria di uno dei figli migliori di questo territorio, su iniziativa della rivista Espero insieme al Comune di Termini Imerese e all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, mercoledì 5 maggio 2010 alle ore 11,00, all’esterno del tunnel ferroviario di Contrada Fossola (nella zona portuale, vicino l’ex stabilimento Olis), verrà collocata una lapide nel luogo in cui fu rinvenuto il corpo. Un segno visibile per ricordare il sacrificio del giovane cronista che ha dato la propria vita affinché questa terra non soccombesse alla barbarie mafiosa.
Nell’iniziativa sono state coinvolte le scuole termitane, che saranno presenti alla cerimonia con un mazzo di fiori, con scritto il nome dell’Istituto, da depositare davanti la lapide a conclusione dell’iniziativa, medesimo gesto sarà compiuto dalle associazioni della città. Un tributo che Cosimo non ebbe quel giorno di cinquant’anni fa, quando nel luogo oltre i familiari, gli inquirenti e qualche curioso non c’era nessuno a rendere omaggio al coraggioso giornalista.