Una festa di Natale dei centri socio educativi per disabili del Distretto Sanitario 37

Una festa per i disabili dei centri socio educativi per disabili del distretto socio sanitario 37 di Termini Imerese si svolgerà martedi 22 dicembre, dalle ore 16, presso i locali della Lega del Filo d’Oro di Termini Imerese. Il progetto del centro “Un mondo a colori”, in seguito denominato “Centro”, nasce con i fondi della legge 328 del 200, è una struttura socio-assistenziale educativa a ciclo diurno gestita in appalto dalla società cooperativa sociale “Nuova Generazione” di Trabia ed è finalizzata al mantenimento e al recupero dei livelli di autonomia della persona disabile e al sostegno delle loro famiglie. È destinato a soggetti diversamente abili con notevole compromissione delle autonomie funzionali, che necessitano di prestazioni di carattere socio-educativo. Il “Centro” è ubicato presso il comune capofila che è Termini Imerese ed è a sua volta presente anche nei comuni di Trabia, Caltavuturo e Montemaggiore Belsito poiché tali sedi accolgono utenti portatori di handicap facenti parte del distretto socio sanitario 37 quali Termini Imerese, Trabia, Caltavuturo, Montemaggiore, Scillato, Sclafani Bagni, Cerda, Aliminusa, Sciara e Caccamo.
Il “Centro” si propone di migliorare la qualità della vita della persona disabile favorendo l’interazione e l’integrazione sociale; rispondere in modo globale ed armonico ai livelli di crescita; favorire lo sviluppo delle competenze globali; incrementare e mantenere i livelli di autonomia funzionale contrastando i processi involutivi; sostenere le famiglie.
Il “Centro” accoglie persone i cui deficit di natura psichica, intellettiva e neuro-motoria configurano disabilità di diverso grado, che necessitano di prestazioni rieducative di carattere socio-educativo e socio culturale nonché soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico. Il “Centro” è aperto dalle ore 9,30 alle ore 18,30, su tutto il distretto socio sanitario. In ambito territoriale, e a seconda delle sedi, le attività vengono svolte in turni dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30 dal lunedì al venerdì. La chiusura del centro è programmata durante le festività e nel mese di agosto.
Il “Centro” assicura le seguenti attività: educative, culturali e formative; assistenza tutelare; psico-motorie e ludiche; educative indirizzate all’autonomia; formative finalizzate all’inserimento lavorativo; socio-relazionali, avvalendosi di educatori, animatori socio culturali e di un assistente sociale con esperienza nei servizi per disabili. E’ programmata anche una presenza di psicologi ed altri operatori sociali. Il personale ausiliario assicura l’igiene e cura della persona ed è presente nelle ore di apertura del centro. Il Centro, al fine di garantire un efficace funzionamento della struttura, si avvale anche di una equipe multidisciplinare. Le attività che si realizzano quotidianamente sono afferenti alle aree educativa; ludico ricreativa; manuale (manipolazione e creazione di manufatti). Vengono comunque realizzate delle laboriosità a cadenza settimanale o mensile con obiettivi migliorativi quali laboratorio Informatico, laboratorio delle Autonomie, laboratorio di cucina, teatrale e musicale, gite ed escursioni, partecipazione a eventi sportivi e culturali.
Tale progetto ha avuto inizio il 28 gennaio 2014 ed è stato appaltato per una durata complessiva di 23 mesi.
Il 22 dicembre (quasi alla fine del progetto) si realizzerà la seconda edizione del Natale di un “Mondo a Colori”, con la messa in scena di una fiaba di Natale che vedrà la partecipazione degli utenti portatori di handicap dei vari enctri coadiuvati dagli operatori Barbara Grisanti, Loredana Faso, Margherita Giambrone, Mariaconcetta Polizzi, Concetta Salerno, Ignazia Morello e dagli animatori Luigia Sunseri e Viviana Farruggia, sotto la regia dell’educatore Massimiliano Fantauzzo e del coordinamento di Anna Amoroso. L’iniziativa è voluta vivamente da Ignazio Scaletta, presidente della cooperativa Nuova Generazione e gestore del servizio.
Si tratterà di un “Saggio” che rappresenterà una recita dal titolo “Voglio dire Buon Natale”, attraverso la realizzazione di alcune attività quali musicoterapia, laboratorio teatrale, eccetera che da alcuni mesi impegna gli operatori e i disabili in un clima familiare di grande esperienza educativa che si viene puntualmente a creare. Inoltre, nel corso della serata, verranno proiettati dei video di diffusione e pubblicizzazione delle attività svolte durante questi mesi e saranno offerti ai genitori dei disabili, alcuni manufatti realizzati nelle scorse settimane dai loro stessi figli.
Lo scorso 3 dicembre, in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, quale occasione per ricordare le condizioni di vita di milioni di persone e per ribadire la necessità di un impegno comune per garantire fondamentali diritti e combattere ogni forma di discriminazione e violenza, la cooperativa sociale “Nuova Generazione”, in qualità di gestore del servizio centri socio educativi per portatori di handicap, avvalendosi della competenza di un esperto in arti visive che ha condotto gli utenti disabili, ha permesso la realizzazione di alcuni murales che sono donati alla collettività poiché sono stati ubicati presso aree verdi e spazi gioco in ambito territoriale.
«In questi mesi – fanno sapere gli addetti ai lavori – non sono mancate le difficoltà. Nonostante ciò l’equipè ha contribuito con ogni strategia possibile al superamento dei vincoli progettuali quali la mancanza di locali strutturalmente idoenei e strumenti previsti in dotazione che dovevano essere messi a disposizione dal comune di Termini Imerese e come da capitolato speciale d’appalto. Purtroppo la realtà dell’esistenza di un centro socio educativo sta per esaurirsi senza nessuna garanzia per l’attuale popolazione in ambito distrettuale che ne usufruisce. Al compimento dei 23 mesi, l’attuale amministrazione non stà facendo nulla per inserire iniziative nella nuova triennalità della legge 328/00 – prosegue la nota -. La ‘diversità,’ la ‘patologia’, l’identità’ dell’individuo non devono essere negati, ma assunti nella loro soggettività, per capire il suo modo di ‘essere’ e la sua modalità di comunicare, per cercare di dare alla sua esistenza dignità ed a lui uno spazio significativo nella comunità sociale ed umana e questo vale per ogni tipo di patologia, anche la più grave».

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