Un giovane ingegnere termitano sta per recarsi volontario nelle zone colpite dal sisma nel centro Italia, per valutare gli edifici danneggiati

A seguito del terremoto del 24 Agosto 2016, che ha colpito le regioni di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, dopo gli incontri che si sono susseguiti con i vertici della protezione Civile Nazionale, le squadre ingegneri di IPE stanno confluendo a Rieti presso l’ufficio di coordinamento CNI-IPE e saranno operativi nelle prossime ore.
IPE, l’Associazione Nazionale Ingegneri per la Prevenzione e l’Emergenza è il braccio operativo del Consiglio Nazionale Ingegneri per la gestione tecnica dell’emergenza e opera su base volontaria a fini di solidarietà civile, sociale e culturale per fornire interventi e consulenze qualificate nell’ambito delle competenze tecniche dell’Ingegneria a servizio e tutela della collettività e dell’ambiente.
Subito dopo il sisma del 24 agosto che ha colpito l’Italia Centrale, sono state raccolte le disponibilità di tecnici volontari, formati con corsi secondo specifici protocolli, per costituire squadre da due Ingegneri.
Una volta sul campo gli ingegneri Agibilitatori procederanno alle verifiche di agibilità.
DESCRIZIONE FABRIZIO AGLIERI RINELLA:
Nato a Termini Imerese, nel 1983, sin da giovane è affascinato dal mondo dell’ ingegneria e delle costruzioni. Laureato nel 2007 in Ingegneria Edile presso l’ Università degli Studi di Palermo. Neolaureato, lavora come responsabile tecnico presso la Penny Market SRL, successivamente per Enel Produzione SPA, Dentix Italia SRL e ora in FerServizi SPA Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano. Impegnato nel sociale e appassionato di cinofilia, sempre pronto ad aiutare il prossimo e chi in difficoltà.
DICHIARAZIONI DELL’ INGEGNERE FABRIZIO AGLIERI RINELLA:
“In scenari così difficili è necessario intervenire con urgenza ma mai con fretta, perché la responsabilità è enorme. La componente umana è molto importante, perché si tratta di interagire con la popolazione che si sente violata nel bene materiale più importante, la casa. Da martedi 7 Febbraio, mi troverò a operare in zone altamente disagiate, dove ancora oggi il pericolo di crolli è alto, infatti il 3 Febbraio si sono registrate altre quattro scosse di terremoto. Se fino ad oggi spesso sono stato visto solamente come un tecnico, oggi ho l’opportunità di far vedere che dietro il mio tecnicismo pragmatico c’è un cuore. Lo stesso cuore che mi ha spinto a battermi per le popolazioni colpite dal sisma anche contro i miei interessi economici personali. Vi descriverò la mia esperienza al mio ritorno.”

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