Nelle ultime due settimane sono stati trovati morti quattordici cani nella zona del porto. Da una prima analisi risultano avvelenati ma sono in corso delle analisi più approfondite presso l’Istituto Zooprofilattico di Palermo al quale è stata mandata una delle carcasse degli animali.
Torna così, a distanza di un anno, l’allarme «randagi uccisi». Nel 2009, dei cani erano stati uccisi a bastonate sotto delle coperte bagnate nella zona del porto.
A lanciare l’appello è stata l’associazione termitana «Circolo Agave», che da anni si occupa delle cure sanitarie per i randagi della città. Oltre ai 14 cani morti, ne sono stati trovati «altri sei in contrada Bragone- ha denunciato Laura Muriella, responsabile del rifugio di contrada Lignari, – uno nella zona di Santa Marina ed un altro nella strada verso Caccamo e altri ancora in altre zone. Cani di tutte le età».
Il dottor Vincenzo Passafiume, responsabile di veterinaria dell’ospedale termitano, attende i risultati delle analisi che si avranno entro un mese, ovvero entro il 23 marzo. «Se si tratta di veleno – ha detto -, il sindaco dovrà fare bonificare il territorio per evitare ulteriori disagi» e danni a bambini o a chiunque si reca nella zona. «Il problema è serio e complesso – secondo il presidente Agave, Sergio Scarantino, – e non dobbiamo concentrarci sull’avvelenamento ma trovare una soluzione applicando semplicemente la legge». «E la legge si applica – ha detto – con il microchip gratuito a tutti i cani del territorio (per l’anagrafe canina, ndr) per i controlli ed evitare abbandoni, con le sterilizzazioni, con azioni che sono di competenza delle forze dell’ordine, Asl e comune». L’asl non avendo i locali non può mettere il microchip né fare le sterilizzazioni. «Per legge –ha concluso Scarantino – il cane non può essere prelevato dalla strada e messo in un rifugio o in un canile a meno che non sia malato o pericoloso. In tutti gli altri casi «deve» restare libero e le istituzioni hanno il compito di tutelarlo». Anche il comune attende i risultati autoptici da Palermo prima di prendere decisioni.
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