Tre autori di rapine seriali arrestati dai carabinieri.

Risulta inarrestabile l’azione di contrasto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, diretti dal Generale Teo LUZI, nei confronti di pluripregiudicati palermitani, autori di rapine seriali eseguite sia nel capoluogo che in trasferta, in danno di farmacie, istituti di credito e cittadini.

Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Palermo San Lorenzo, su disposizione delle competenti Autorità Giudiziarie, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, nei confronti di altrettanti pregiudicati riconosciuti quali autori di rapine.

A Palermo, i Carabinieri dellaStazione Altarello di Baida hanno arrestato in esecuzione di ordinanza custodiacautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Pescara due rapinatori palermitani identificati in:

MACHI’ Fabio nato Palermo classe 1985 abitante in via Kaggera, pluripregiudicato, sorvegliatospeciale di P.S. e

AMODEO Giovanni nato Palermo classe 1982, residente in via Mulini, pluripregiudicato, già detenuto presso casa circondariale di Siracusa per altri fatti.

Entrambi, a seguito di ininterrotte indagini di Polizia Giudiziaria, sono ritenuti responsabili della rapina ai danni dell’Istituto di Credito Banca Popolare di Puglia e Basilicatadi Pescara, perpetrata lo scorso 08 novembre 2011.

In particolare dalle indagini condotte dai Carabinieri della Stazione Altarello di Baida in stretta collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Pescara, consistenti all’individuazione fotografica di persone e dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza dell’Istituto di credito, sono emersi evidenti e concordanti indizi a carico dei due esperti rapinatori di banche in trasferta.

Nel corso dell’assalto i due, armati di pistola e mediante minacce agli impiegati, si erano fatti consegnare tutto il denaro disponibile,complessivamente il bottino aveva fruttato 105.000 €.

Dall’analisi delle fasi salienti del colpo, si è potuto evidenziare che i due rapinatori, dopo essersi introdotti nell’istituto, per evitare di provocare sospetti ed allarme tra ipresenti sulle loro reali intenzioni, avevano salutato con una stretta di mano uno degli impiegati (risultato estraneo ai fatti).

I due rapinatori, così facendo, con molta calma e particolare abilità, hanno atteso che si aprisse la cassaforte dotata apertura temporizzata, per poi impossessarsi di tutto il contante custodito.

MACHI’ Fabio, è stato bloccato dai Carabinieri presso la propria abitazione e dopo le formalità di rito, tradotto ed associato presso la locale casa circondariale Ucciardone a disposizione dell’AutoritàGiudiziaria mentre all’AMODEO Giovanni come già sopra riportato, essendo detenuto presso casa circondariale di Siracusa il provvedimento è stato notificato in carcere.

Il terzo arresto, è stato operato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Palermo San Lorenzo, in esecuzione di ordinanza custodia cautelare emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, notificando il provvedimento restrittivo ad ARCUNI Giuseppe Antonino nato Palermo classe 1991 residente in piazzale Ignazio Calona, già detenuto presso la Casa Circondariale Ucciardone.

L’attività investigativa effettuata dagli uomini dell’Arma ha permesso di accertare senza alcun dubbio l’ARCUNI quale l’autore di due rapine, grazie ad un meticoloso lavoro sviluppatosi attraverso l’escussione delle vittime ed un’attenta analisi dei sistemi di videosorveglianza. In entrambi gli avvenimenti, il giovane armato di taglierino aveva minacciato le vittime e precisamente: alle 18.00 del 08.11.2010, quando aveva fatto irruzione nella Farmacia della Fieradi via Isaac Rabin. Si era diretto verso la cassa minacciando il personale ed i presenti, si era impossessato del cassetto contenete l’incasso (circa 200€) per poi darsi alla fuga in maniera fulminea.

La seconda rapina è avvenuta alle22.40 del 14 dicembre 2010, quando il giovane aveva notato in Piazza Torrelunga un giovane che stava prelevando da uno sportello bancomat, gli si era avvicinato dicendogli di consegnargli quanto appena prelevato, constatata l’esiguità del prelievo 20 €, gli intimava di fare una nuova operazione prelevando tutto il denaro possibile (altri 100 €), minacciandolo che in caso si fosse opposto l’avrebbe colpito con il coltello.

Terminata l’operazione gliaveva strappato i contanti di mano ed il bancomat dandosi alla fuga. In sede di riconoscimento fotografico presso gli uffici del Nucleo Operativo dellaCompagnia di Palermo San Lorenzo, il denunciante aveva riconosciuto senza alcundubbio l’ARCUNI quale l’autore dell’aggressione terminata con la rapina.

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