Terranova (M5S): Interrogazione su lavori di sistemazione di nuovi spazi museali nella Chiesa Maria S.S. della Misericordia

Comunicato Stampa

Il sopralluogo, effettuato in data 30 gennaio 2018, presso la Chiesa Maria S.S. della Misericordia, ha permesso di rilevare lo stato di profonda incuria in cui si trovano i locali.
I muri, le statue presenti, la pavimentazione stessa, risultano intaccati da umidità profonda con conseguente caduta di calcinacci, sgretolamento di statue, muffa sui muri, vetri a pavimento (che dovrebbero consentire la fruizione visiva dei ritrovamenti archeologici sottostanti) completamente oscurati dalla presenza di gocce d’acqua e condensa che hanno provocato la conseguente fulminazione delle luci che avrebbero dovuto illuminare i reperti e la formazione di muschio sugli stessi.

CONSIDERATO CHE
– da Nota del 08/04/2013, prot. n. 16366, avente ad oggetto Lavori di sistemazione di nuovi spazi museali nella Chiesa di S. Maria della Misericordia, a firma del R.U.P. Arch. Pietro La Tona e del Dirigente del 3 Settore Ing. Loredana Filippone, risultano i dati della notifica preliminare relativa ai lavori in oggetto;
– che il Committente risultava essere l’Amministrazione comunale di Termini Imerese;
– che il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione e Direttore dei lavori risultava essere l’Architetto Callari Antonio;
– che l’impresa aggiudicatrice risultava essere la Cristaudo Angelo per un ammontare complessivo di euro 459.830.00;
– che una epigrafe risulta essere stata staccata e mai ricollocata, dalla ditta appaltatrice, nella postazione originaria, ma piuttosto abbandonata in un angolo, lateralmente all’altare;
– che una colonna, interessata dagli interventi citati, risulta lesionata;
– che le statue e la pavimentazione risultano fortemente intaccate da umidità, non risolta dai citati interventi di ripristino;
– che i vetri, appositamente muniti di sistema di areazione, che avrebbero dovuto consentire la fruizione visiva dei reperti rinvenuti, risultano, ad oggi, completamete oscurati dalla presenza di vistose gocce d’acqua e condensa;

CONSIDERATO CHE
– ai sensi dell’art. 1665 cc, il committente, prima di ricevere la consegna, ha diritto di verificare l’opera compiuta;
– il committente deve, a pena di decadenza, denunziare all’appaltatore le difformità o i vizi entro il termine di sessanta giorni dalla scoperta, a meno che l’appaltatore non abbia riconosciuto le difformità o i vizi o li abbia occultati;
– l’azione contro l’appaltatore si prescrive in due anni dal giorno della consegna dell’opera;

SI INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA
al fine di conoscere:
– se siano state accertate le cause dell‘ umidità che corrode pericolosamente l’intera struttura ;
– se l’amministrazione comunale abbia effettuato la verifica di cui all’art1665 c.c. prima di
ricevere la consegna di lavori o non vi abbia proceduto senza giusto motivo o non ne abbia comunicato il risultato all’appaltatore;
– la data di consegna dell’opera, al fine di accertare se risulti già prescritto il termine di due anni per proporre azione per difformita e vizi dell’opera, nei confronti dell’appaltatore;

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