Si apre una speranza concreta per la reindustrializzazione dell’area dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Arrivano dai primi contatti ufficiali tra una società di consulenza e la commissione Attività produttive dell’Ars. Un rappresentante della società, Stefania Amato, ha consegnato questa mattina alla presidenza della commissione, Bruno Marziano, e all’assessore alle Attività produttive, Linda Vancheri, una lettera di intenti nella quale si illustra la volontà di intervenire.
L’appuntamento di oggi segue due precedenti incontri avuti a Palazzo d’Orleans con il presidente della Regione, Rosario Crocetta. Il progetto, dal nome “Sicilia Naturalmente”, ha come obiettivo la costruzione di vetture elettriche di nuova generazione nell’ex stabilimento della Fiat ma anche lo sfuttamento delle opportunità legate alle energie rinnovabili con la costruzione di un centro ricerche e possibili partnership con la Stm di Catania, ha spiegato Marziano. Diversi i partner che la società ha individuato – “industriali e finanziari” – per l’avvio del progetto. Oggi è stato confermato “che il partner industriale è un produttore orientale”, nei giorni scorsi peraltro era emersa la possibilità di un intervento di Mitsubishi.
Il progetto prevederebbe investimenti per circa 900 milioni e il totale riassorbimento della forza lavoro dello stabilimento e dell’indotto ex Fiat. “Nessun eccesso di ottimismo”, ha detto Marziano, “si vuole conoscere tutto nel dettaglio ma è comunque una novità di rilievo”. Adesso deve essere il governo regionale a rispondere alla lettera della società e poi trasferire la proposta al tavolo ministeriale, a Roma.
Venerdì si terrà a Roma il primo incontro tra l’assessore alle Attività produttive della Regione siciliana, Linda Vancheri e il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti. Al centro dell’incontro anche l’Accordo di programma quadro su Termini Imerese. “Abbiamo inserito le politiche attive e i nuovi strumenti fiscali”, ha spiegato la Vancheri nel corso della presentazione della lettera di intenti della società di consulenza Pro-trade per la zona industriale di Termini Imerese.
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