Termini Imerese, sit-in davanti all’ex stabilimento e autostrada bloccata dagli operai Fiat

Circa quattrocento operai della Fiat e dell’indotto, secondo i sindacati, hanno partecipato all’assemblea convocata da Fim, Fiom e Uilm davanti ai cancelli della fabbrica a Termini Imerese per riaccendere i riflettori sulla vertenza che coinvolge circa mille lavoratori tra diretti e indotto in cassa integrazione in deroga fino a giugno.
Due gazebo sono stati allestiti nel piazzale antistante lo stabilimento siciliano del Lingotto, chiuso da due anni, dove da questa mattina è in corso un presidio permanente degli operai. I lavoratori temono che senza una soluzione concreta per il rilancio del polo industriale termitano, entro sei mesi, l’alternativa saranno i licenziamenti di massa, come già avvenuto dal primo gennaio scorso per 174 addetti delle aziende Lear e Clerprem, che per Fiat producevano sedili e imbottiture.
Circa duecento operai della Fiat e dell’indotto stanno bloccando l’autostrada A19 Palermo-Catania all’altezza dello svincolo di Termini Imerese. Da ieri i lavoratori, che usufruiranno della cassa integrazione in deroga fino al prossimo 30 giugno, protestano con un presidio permanente davanti alla fabbrica del Lingotto, chiusa da due anni. Le tute blu temono che senza un piano di rilancio del polo industriale termitano rischiano il licenziamento.
L’Anas comunica che l’autostrada è chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, tra gli svincoli di Termini Imerese e l’agglomerato industriale. Sul posto è intervenuto il personale del gestore della rete stradale Anas e della polizia.

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