Termini Imerese, in vendita la Casa-studio del celebre scultore Filippo Sgarlata

Da circa un mese è in vendita la ‘Casa-Studio’ del celebre scultore Filippo Sgarlata e l’Associazione SiciliAntica chiede che venga acquisito al patrimonio pubblico per essere trasformata in un museo dedicato al maestro.

Nel ricco patrimonio architettonico della città di Termini Imerese, va ascritta senz’altro la ‘Casa-Studio’ dello scultore Filippo Sgarlata, artista della prima metà del novecento di rilevanza internazionale, considerato il maggior medaglista che la Sicilia abbia avuto nei tempi moderni. Così inizia la lettera che l’Associazione Siciliantica ha scritto Sindaco del Comune di Termini Imerese, al Soprintendente ai Beni Culturali, Assessore Provinciale ai Beni Culturali e all’Assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, in cui chiede ai diversi enti pubblici, l’acquisto dell’immobile per trasformarlo in uno spazio dove poter esporre le opere del grande scultore.

Filippo Sgarlata nasce a Tunisi il 24 novembre 1901 da genitori termitani che nel 1908 si trasferiscono in patria. Arriva alla scultura per naturale trasporto. La sua creatività spontanea e l’amore per l’arte si manifestano fin da ragazzo. Il suo percorso artistico passa dall’Accademia di Palermo a quella di Roma, alla Reale Scuola della Medaglia per ritrovarsi già nel 1929 in partenza per l’America avendo vinto il concorso per un monumento a Giuseppe Garibaldi nella città di Provvidence. Ma la ricerca di un’affermazione artistica in una terra ritenuta felice fino a quel tempo, deve fare i conti con la crisi del 1929 di Wall Street. Nel 1932 di ritorno dagli Stati Uniti decide di stabilirsi a Termini Imerese ed è in quegli anni che edifica con molta probabilità il suo studio, poco fuori la città murata lungo la strada che conduce a Caccamo. L’atelier lo descrive Pippo Rizzo, il maggior esponente del Futurismo pittorico siciliano, a seguito di una visita: in un grande ambiente che sa di cantiere e studio insieme, colmo di statue e bassorilievi, medaglie e ritratti, cavalletti ed attrezzi di lavoro accanto a una vecchia automobile e una non meno vecchia motocicletta. Al muro un fucile da caccia. L’edificio particolare segnerà per molto tempo, prima dell’espansione urbanistica della città, il paesaggio dell’inizio della rotabile per Caccamo.

Costruito in muratura e rifinito nella parte prospiciente l’attuale via Falcone e Borsellino in stile eclettico che si rifà all’architettura arabo-normanna, è stato negli anni ’50 del secolo scorso dotato di un lucernario che servì allo scultore per la realizzazione dell’attuale porta della cattedrale di Palermo.

Recentemente la famiglia Sgarlata, proprietaria dell’immobile, ha deciso di vendere tale edificio. A parere di SiciliAntica questa è un’occasione formidabile affinché tale monumento sia acquisito al patrimonio comunale per essere trasformato in un Museo dedicato allo scultore Filippo Sgarlata (di cui esiste già uno studio progettuale), le cui opere sono ‘ammucchiate’ in due stanzette del locale Museo Civico. Riteniamo, scrive ancora l’Associazione, che tale patrimonio non può comunque essere alienato senza che l’ente pubblico esprima il suo interesse al fine di evitare che ancora una volta la memoria storica di questa città venga dimenticata. Va infine sottolineato, conclude SiciliAntica, come l’acquisizione del prestigioso manufatto oltre a sottolineare una maggiore attenzione alle risorse del nostro territorio permetterebbe di ampliare l’offerta culturale e turistica della città.

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