Circa 700 lavoratori del sito di Termini Imerese Blutec (ex-Fiat) sono ormai al terzo mese di rinvio della cassa integrazione. Il governo, infatti, a un anno dall’accordo con Invitalia e dall’approvazione del piano industriale, finanziato con 75 milioni di euro, ritarda nell’approvazione dell’ammortizzatore sociale, dovuto ai lavoratori in base al medesimo piano industriale.
“E’ veramente incomprensibile e inaccettabile quello che sta succedendo ai lavoratori di Termini Imerese – afferma Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim CIsl – Non si comprende veramente questi continui ritardi e rinvii autorizzativi della Cigs da parte del ministero del Lavoro. Ma è mai possibile – prosegue Uliano – che da una parte abbiamo un Governo che approva il piano industriale e lo finanzia con 75 milioni di euro, per il tramite di Invitalia, e dall’altra, lo stesso Governo chiede conferme sul medesimo piano industriale, ritardando l’approvazione della Cassa Integrazione? Cosa dobbiamo fare? Chiamare Renzi per chiedere al Governo di mettersi d’accordo con se stesso?”.
“E’ singolare che ad un anno dall’accordo, a quasi un mese dal finanziamento di Invitalia, oggi il Ministero del Lavoro subordini l’autorizzazione a non si capisce quale scartoffia che dimostri che il piano industriale c’è ed è finanziato. I lavoratori di Termini sono esausti di questa situazione che si ripete ad ogni scadenza di autorizzazione della Cassa Integrazione, se tutto questo non si concluderà positivamente nei prossimi giorni apriremo la mobilitazione e chiederemo alla Presidenza del Consiglio d’intervenire immediatamente”, conclude il sindacalista.