Momenti di tensione venerdì notte per l’innalzamento del livello d’acqua del fiume San Leonardo. Un aumento che, come hanno riferito alcuni volontari del gruppo comunale di protezione civile, è arrivato ad essere al penultimo stadio dei quattro livelli di guardia previsti. L’aumento è stato causato delle abbondanti piogge che, sin dalle prime ore del mattino di venerdì, non hanno lasciato la città. Dalla diga Rosamarina di Caccamo, infatti, per evitare un sovraccarico della struttura, si sono aperte le chiuse, inizialmente di 5 mc al secondo e, successivamente, di 22 mc al secondo. Tutta acqua riversata nel letto del fiume che, incontrando sterpaglie e detriti abbandonati al suo interno e favorita pure dal vento di tramontana, hanno rallentato il defluire dell’acqua e, quindi, aumentato il livello. La situazione è stata, però, monitorata costantemente dai volontari della protezione civile che, a turno, hanno controllato durante la notte che il livello dell’acqua non oltrepassasse i limiti di guardia. Si stima che l’aumento del livello del San Leonardo ha raggiunto punte di 8-10 cm ogni ora a partire dalle 18. Da quando, cioè, le chiuse sono state aperte di 22 mc al secondo. Presente anche il responsabile regionale della protezione civile, Gaetano Castellana.
Tensione per l’innalzamento del livello di acqua del San Leonardo
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