Nel caldo pomeriggio del 20 luglio 2016 un post su facebook di Luigi Sunseri, candidato a sindaco di Termini alle scorse comunali del 2014 per il Movimento 5 Stelle, scatena la reazione del Senatore Lumia: tutto lascia intendere che siamo già entrati in clima elettorale, ma non è forse troppo presto per leggere toni così aspri?
LUIGI SUNSERI ore 15.46
AAA Cercasi Giuseppe Lumia, senatore PD. Nella sua città il Sindaco, da lui fortemente sostenuto, Salvatore Burrafato (PD), dopo esser stato accusato di peculato, truffa aggravata, falso in atto pubblico e abuso d’ufficio si è dimesso. A ruota tutti i consiglieri del suo partito… tranne il Presidente del Consiglio Comunale, anch’essa PD, compagna di volantino elettorale del primo degli eletti PD raggiunto da indagini per voto di scambio e subito dimesso. Peppe, se ci sei fatti sentire. Non farci preoccupare. Annunciaci le tue dimissioni e l’abbandono dell’attività politica. Lo facciamo per te. Dopo 22 anni di politica chissà quanto sarà piatto il tuo fondoschiena.
Cordialmente, il tuo caro piscialetto.
GIUSEPPE LUMIA ore 17.28
Caro Piscialetto,
pensavo che con il tempo avresti potuto eliminare questo tuo difetto. Ma vedo che persiste, sembra che ti piaccia essere un Piscialetto.
Per disperso eri dato tu. AAA cercasi vale soprattutto per te. Impegno quotidiano niente di niente … . Assente su tutto. Ma attenzione, appena ti arriva la notizia che riguarda il sindaco Burrafato ti svegli, riprendi fiato e gridi contro gli altri. Tipico dei piscialetto appunto.
Noi continuiamo ad impegnarci con umiltà e fatica. Il prossimo anno decideranno i cittadini chi deve fare il sindaco. Tu sei stato già sconfitto. Capisco il tuo livore. Non sei arrivato neanche al doppio turno, mentre in città vicine vincevate facilmente. Da trombato-piscialetto ricandidati pure. Se sarai eletto, sarai anche il mio sindaco-piscialetto. Diversamente continuerai ad essere il mio caro trombato-piscialetto.
Cordialmente, simpaticamente e semplicemente
Peppe Lumia
LUIGI SUNSERI ore 20.56
Vede Senatore Lumia, prima di tutto noto che lei continua a seguire in qualche modo la sua città. Sa, non avendo letto nessuna dichiarazione da parte sua sulle vicende che stanno travolgendo i suoi uomini locali del PD mi ero preoccupato. In merito alla risposta che mi ha concesso, era proprio quello che mi aspettavo. Vede Senatore io sarò pure un piscialetto, quasi 31enne ormai, ma la mia famiglia, che ha investito tantissimo su di me con enormi sacrifici economici, mi ha insegnato ad esser sempre educato, sempre. Mi hanno insegnato dei valori per cui esser orgoglioso. Vede, da quella volta in cui lei mi dedicò da un palco questo epiteto “piscialetto”, son trascorsi due anni. Da allora la mia vita è cambiata, tantissimo! In meglio! Oltre moglie e figlia (appena nata!)… lavoro in un ambiente splendido al Parlamento Europeo dove porto avanti le battaglie per la legalità, la democrazia e l’uguaglianza in cui mi riconosco pienamente!
Ho l’onore di lavorare per un europarlamentare del Movimento 5 Stelle che con il suo impegno istituzionale porta avanti la lotta alla criminalità organizzata attraverso la Commissione LIBE. Prova ne sono i risultati politici che sono stati raggiunti sin dal primo anno con il contributo, se non addirittura il fondamentale ruolo propositivo della nostra delegazione, nella costituzione dell’ intergruppo ITCO su trasparenza, crimine organizzato e corruzione nel marzo 2014 e l’assegnazione del rapporto di iniziativa di follow up della CRIM. Sin dal primo giorno, in tutte le sedi idonee e ufficiali, abbiamo chiesto di: 1) ottenere in Europa una definizione comune di reato di criminalità organizzata e l’introduzione del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso 2) migliorare ed estendere l’ambito di operatività della confisca. 3) rafforzare la lotta alle ecomafie e ai reati «emergenti», quali il traffico illecito di rifiuti, il traffico illecito di opere d’arte e di specie protette 4) prevedere adeguata tutela giuridica per il “whistleblowing” (il fenomeno che riguarda chi segnala o denuncia casi di corruzione o abusi nei luoghi di lavoro). 5) ampliare le competenze della costituenda Procura europea affinché persegua anche forme gravi di criminalità che hanno una dimensione transnazionale. 6) introdurre nuovi strumenti come mezzi di ricerca della prova, quali il ritardato arresto o il ritardato sequestro, per risalire alle associazioni a delinquere connesse al traffico di droga. 7) rendere obbligatoria la certificazione antimafia per le imprese che partecipano a gare d’appalto a livello internazionale. 8) semplificazione della cooperazione giudiziaria e monitoraggio dei flussi economici.
Oltre ad essere promotori di approfondimenti e dibattiti che non sempre nelle commissioni legislative competenti sono possibili; come quello della valutazione dell’efficacia delle politiche in materia di lotta al traffico internazionale di stupefacenti, concentrandoci sulle droghe leggere… stiamo facendo pressione sulla Commissione affinché dia seguito a quanto scritto nella dichiarazione allegata alla direttiva confisca nella quale si impegnava ad elaborare una valutazione sull’estensione a livello europeo della confisca in assenza di condanna e ad elaborare una proposta di regolamento sul riconoscimento reciproco degli ordini di sequestro e confisca. Stiamo portando avanti una battaglia parlamentare sul cosiddetto policy cycle sul crimine organizzato e la corruzione, dalla cui elaborazione, monitoraggio e valutazione è stato completamente escluso il Parlamento Europeo, contrariamente al ruolo previsto dai trattati europei e con risultati che purtroppo sono tutt’altro che entusiasmanti. Stiamo portando avanti una battaglia parlamentare per la trasposizione e l’adeguamento (cosiddetta “lisbonizzazione”) di tutti quegli atti in materia di cooperazione giudiziaria e di polizia adottati prima del trattato di Lisbona e che sono diventati vincolanti per tutti gli Stati dal 1° dicembre 2014.
Vede Senatore, sa perché le ho scritto tutto questo? Non per metterla a conoscenza del mio/nostro lavoro ma semplicemente per dirle che in questo suo eccesso ha dimostrato tutta la sua piccolezza. Mi creda, glielo dico con il cuore, lasci libera Termini Imerese. La lasci libera a dei ragazzi che hanno voglia e competenza per farla rinascere. Io potrò anche non esserci, non ho mire personali… ma tengo alla vita della mia terra natia.
Cordialmente, simpaticamente e semplicemente
Luigi Sunseri