Al Direttore generale dell’Asp Palermo Dott.ssa Daniela Faraoni
Al Direttore Sanitario dell’ospedale S. Cimino di Termini Imerese Dott. Cataldo Pellegrino
Al Direttore del Distretto sanitario 37 di Termini Imerese Dott.ssa Enza Pusateri
Al Dirigente della UOT del Dipartimento di Prevenzione di Termini Imerese Dott.ssa Angela Sutera
e p.c.
A Sua Eccellenza il Prefetto Dott. Giuseppe Forlani,
OGGETTO: Emergenza Coronavirus Termini Imerese: segnalazione criticità nel territorio e richiesta di interventi urgenti.
Gli aggiornamenti trasmessi dall’Unità Operativa Territoriale del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP ci informano che, alla data del 31 ottobre, tra i residenti in Termini Imerese, risultano cinquantasei positivi accertati con tampone rinofaringeo, di cui sette in ospedale.
Risultano essere trentasei i soggetti in isolamento fiduciario come contatti stretti quasi tutti familiari conviventi di soggetti positivi, otto i guariti e un deceduto.
La sottostima dei dati è un primo elemento di forte preoccupazione perché, se è vero che un positivo contagia in media dieci persone, ne consegue che circolano nostri concittadini che non riusciamo a raggiungere per l’evidente affanno del sistema di sorveglianza e di tracciamento dei contatti.
Tra le cause di questo problema vanno certamente segnalate la carenza cronica di risorse e di personale destinati alle funzioni di prevenzione territoriale e il trasferimento di una delle due Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) alla Città metropolitana (a tal proposito è opportuno ricordare che tali unità USCA devono eseguire anche i tamponi per fine isolamento spesso con disagio notevole per le persone guarite e le loro famiglie).
Ne è derivata, pertanto, una difficoltà oggettiva nell’esecuzione tempestiva di tamponi e di ricerca dei contatti, con conseguente aumento della domanda verso i laboratori privati.
Da sottolineare ancora è il ritardo temporale tra l’esecuzione del tampone diagnostico e il momento in cui la comunicazione perviene alle istituzioni comunali e di volontariato per l’assistenza domiciliare (farmaci, ritiro rifiuti etc) alle persone in isolamento e, in modo particolare, a quelle che non hanno una rete familiare di supporto.
E’ fondamentale, quindi, che questi processi diagnostici nel loro complesso vengano gestiti dai medici curanti che hanno l’obbligo, tra l’altro, come i laboratori, di segnalare i positivi ma anche i contatti stretti dei positivi al Dipartimento di prevenzione, disponendone l’isolamento.
L’aspetto di maggiore criticità riguarda, infine, l’affollamento del nostro Pronto Soccorso con malati che devono stazionare in attesa di essere trasferiti in strutture di degenza subintensiva o intensiva.
Per tutte le criticità sopra rilevate chiediamo con forza:
1) il potenziamento del personale e delle risorse destinati a tali funzioni territoriali in atto assolutamente insufficienti a rispondere ai bisogni assistenziali del territorio;
2) la seconda Unità speciale di continuità assistenziale (USCA);
3) di potenziare l’organico del nostro PS mediante l’assunzione di medici e infermieri e di disporre un piano immediato per l’apertura di una astanteria attrezzata dei respiratori necessari sia per malati Covid meno critici che per i più gravi che necessitino di cure sub-intensive e intensive in attesa di essere trasferiti nei centri Covid, e in costante aumento nel nostro Pronto Soccorso;
4) ai medici di famiglia e ai pediatri una comunicazione diretta con il nostro ufficio di polizia municipale che potrà interconnettere le persone isolate con le ditte interessate e le associazioni di volontariato per la fornitura dei servizi assistenziali in tempi ragionevoli.
Chiediamo, pertanto, maggiore attenzione per il nostro territorio che ricade nell’area metropolitana e che nel suo distretto comprende un’area molto vasta con oltre 60.000 residenti dispersi geograficamente.
Il Sindaco
Maria Terranova
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