Sen Russo – La situazione del randagismo a Termini Imerese: alcune precisazioni

COMUNICATO STAMPA

Si fa un gran parlare in questi giorni di colpe e responsabilità, facendo a gara a chi vuole più bene ai cani! 
Non mi piace raccontare  cosa è stato fatto da me e da questa amministrazione sulla questione randagismo,  ma evidentemente è necessario farlo, perché non posso tollerare che qualcuno dica che si sia stati a guardare “pur sapendo”, con precise allusioni al Movimento 5 Stelle o, addirittura, usando una mia foto sovrapposta a immagini di cani morti, allusione che mi coinvolge e che coinvolge il Movimento, nonchè questa amministrazione comunale a 5 stelle.
Mi trovo costretta a dare  conto, per chi non lo conoscesse, del mio operato, da cittadina prima e da Senatore della Repubblica, poi, sulla questione randagismo.
Premetto che la situazione del canile di Termini Imerese si trascina da un decennio, essendo stata la struttura posta sotto sequestro amministrativo già dal 2012.  In quell’occasione, con una  convenzione si dava la gestione, nelle more di una messa a norma della struttura, nella consapevolezza che non erano mai state riscontrate situazioni di maltrattamenti o incuria, all’associapzione di volontariato Guardie Ambientali, che ha continuato ad occuparsi dei cani, in condizioni emergenziali e assai precarie che sì, tutti conoscevamo.
Per un decennio quindi si è aspettato che qualcuno mettesse fine allo stato emergenziale, ma ciò non è avvenuto per motivi imputabili anche allo stato di grave deficit finanziario dell’ente comunale, circostanza che ha fatto sì che il Comune demandasse tutta la gestione del rifugio ai volontari, incluse le responsabilità che invece erano dell’amministrazione comunale (dato che sia i cani che il canile stesso sono di proprietà comunale). 

Pochi, in quegli anni, sono stati i cittadini ad accorgersi dello stato di grave criticità e ad occuparsene, mettendo mano anche al proprio portafoglio per aiutare l’associazione che “nelle more” continuava ad occuparsi dei cani.
Però, non solo di quelli già ospiti nella struttura, ma anche di quelli che venivano rinvenuti nel territorio, abbandonati o incidentati e delle cucciolate trovate a decine nelle campagne e nei cassonetti.
Nessuno può negare a Termini Imerese che Laura Muriella veniva sempre allertata in situazioni del genere, da privati ma anche dalla stessa amministrazione, e che Laura correva a risolverle anche di notte.

Tra questi cittadini si costituisce un comitato spontaneo che cerca di “smuovere” lo stallo (tra questi c’ero anche io) e chiede un incontro con il comune (che non ha soldi) e  con la Asp (che ha altre priorità), riuscendo in ben poca cosa, limitandosi, ancora una volta, a far giungere aiuti privati per cibo e per l’acquisto di un’auto di seconda mano.

In quegli anni il Comune non pagava nemmeno il dovuto compenso, se non poche migliaia di euro – assolutamente insufficienti per l’acquisto del cibo e dei medicinali- all’associazione affidataria a cui veniva tacitamente rinnovato l’incarico e che doveva provvedere con anticipi e raccolte fondi per la  sopravvivenza degli animali.
Perchè allora nessuno gridava allo scandalo?

Eletta Senatrice della Repubblica, non potevo non occuparmi, con un peso diverso – per cui difficilmente potevo essere messa alla porta – di una questione che davvero non mi faceva dormire la notte.
Tanto che, ed è davanti agli occhi di tutti, la assumevo come impegno prioritario per il territorio e ciò nonostante le facili accuse di chi si scandalizzava che un Senatore si occupasse di animali!
Da marzo del 2018 non ho smesso un solo giorno, anche grazie all’aiuto dei miei collaboratori (che ringrazio per la caparbia determinazione) di lavorare per superare quello stato di emergenza, ma anche per combattere la subcultura del non rispetto degli animali.

Mi propongo quindi come componente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, in seno al quale vengo eletta vicepresidente e mi occupo così da subito della legislazione a tutela dei diritti degli animali.
Questo mi ha permesso, in questi 3 anni, di impegnarmi  contro gli allevamenti intensivi, la sperimentazione sugli animali, il randagismo.

Ma inizia il mio impegno anche sul territorio:
convoco da subito un tavolo tecnico (con l’importante sostegno dell’Assessore Rosa Lo Bianco) con tutti i soggetti coinvolti nella gestione del randagismo e da quel giorno, grazie ai suggerimenti della dott.ssa Curcurù, allora responsabile per il randagismo della ASP e del dott. Francaviglia, si dà avvio alle interlocuzioni per l’apertura di un ambulatorio per le sterilizzazioni dei cani randagi. 
I lavori per il reperimento dei locali, della loro ristrutturazione (operata dalla ditta Bellaville a titolo di sponsor), dell’intercettazione dei finanziamenti regionali, sino alla messa a punto della sua gestione di cui si occupa la Asp ma anche la polizia municipale, durano ben due anni; oggi l’ambulatorio è operativo e, in poco più di due mesi, sono già stati sterilizzati più di 70 cani.
Intanto organizzo più di un evento sul territorio e presso le scuole e avvio un tavolo sui maltrattamenti degli animali, al fine di avviare l’iter per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa che spero diventerà presto operativo, sul modello “link”.
Nel frattempo, grazie all’approvazione dei bilanci comunali ad opera dei  commissari Di Fazio e Lo Presti e del Consiglio Comunale, il Comune riesce ad ottenere i rimborsi erariali e grazie a questi e ad altre anticipazioni, sanare i debiti, fra cui quelli con l’associazione di volontariato che si occupa del canile.
Questa, quindi, riesce ad apportare delle migliorie alla struttura e ad avviare un’intensa campagna di adozioni: decine di cani trovano famiglia .

In tutti questi anni mi occupo, contemporaneamente, del problema più spinoso: la struttura.

Dall’ottobre 2020, insieme alla Sindaca Terranova e l’Assessore Castellana, che in pochi mesi si prendono carico con me del problema, senza alcuna sottovalutazione, cerchiamo di fronteggiare l’emergenza, approntando una progettazione a lungo respiro e ciò mentre monta,  proprio nel momento in cui c’è un’amministrazione attenta (in carica da appena 6 mesi) uno scalpore mediatico mai visto negli anni di immobilismo.

Si cerca quindi di intercettare fondi europei ai quali tuttavia è difficile accedere per la mancanza anche di un minimo di progettazione .

Si lavora intanto alacremente con gli uffici per l’individuazione di un terreno idoneo; dopo avere scartato l’ipotesi della messa a norma della struttura di Lignari, coinvolta da importanti fenomeni di dissesto idrogeologico, ci si confronta con la soprintendenza e i Comuni limitrofi, sino a quando,  grazie all’intenso lavoro del mio staff, dei tecnici comunali e della Dirigente, Arch. Gandolfo, si individua un terreno idoneo.

Intanto riesco, anche grazie all’attenzione mostrata dai Ministri Luigi Di Maio e del viceministro Laura Castelli, entrambi sensibili alle tematiche animaliste (a proposito di 5 stelle!) a fare  inserire nella legge di bilancio del 2021, un fondo per la messa a norma dei canili non a norma di proprietà dei Comuni in difficoltà finanziarie.

Seguo gli uffici ministeriali sino alla pubblicazione del bando.
Insieme alla Sindaca Terranova e agli uffici si lavora per predisporre uno studio di fattibilità e la documentazione utile alla partecipazione al bando, inoltrando proprio in questi giorni domanda di partecipazione, nella speranza di risultare vincitori e assegnatari delle somme che comprendono anche la progettazione.

Nell’attesa dell’eventuale trasferimento delle somme per la realizzazione del rifugio, i cani verrano trasferiti in una struttura idonea anche perché il canile di Lignari già di per sè assai precario, è stato recentemente coinvolto da ulteriori fenomeni di dissesto idrogeologico

Questa è storia incontrovertibile ed inconfutabile, ed era assolutamente necessario che la raccontassi, a costo di apparire immodesta.

Ciò perché credo sia stato fatto più in questi anni di Amministrazione a 5 stelle che negli ultimi decenni e credo sia doveroso rimandare le allusioni al mittente, chiedendo ora, però, conto a tutti questi leoni da tastiera, cosa invece hanno fatto loro per i canuzzi di Termini Imerese.

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