Uno sciopero dei lavoratori dell’Ato “Ecologia e ambiente” sta provocando un’emergenza rifiuti in 16 comuni delle Madonie, tra cui Cefalù e Termini Imerese. Gli operatori hanno proclamato il blocco della raccolta
perché da settembre non ricevono gli stipendi. L’Ato, che dal primo gennaio 2013 sarà sostituito da società consortili, è in gestione commissariale e versa in una crisi di liquidità. Tutti i comuni gestiti sono indebitati con la società d’ambito. Termini Imerese deve circa 8 milioni, Cefalù 4, Campofelice di Roccella un milione e 200 mila euro.
Lunedì 22 ottobre i sindaci dei 16 comuni interessati terranno una riunione a Termini Imerese per valutare come ridurre le esposizioni finanziarie e consetire così all’Ato di pagare gli stipendi. Anche i lavoratori terranno un’assemblea sindacale. La raccolta è intanto bloccata. Gli autocompattatori non
sono stati svuotati e sono rimasti fermi nei depositi. “La situazione – ha detto il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina – è molto seria. Per questo abbiamo invitato i cittadini a evitare di depositare altri rifiuti nei contenitori”.