Riceviamo e pubblichiamo di seguito la lettera inviata al Presidente del Consiglio Comunale Caratozzolo da parte dei consiglieri Sciascia e Abbruscato unitamente a Antonino Corso e Giuseppe Seminara:
Troviamo inammissibile che un comunicato dell’ANPI, dai toni altamente lesivi nei confronti delle libere determinazioni dei Consiglieri comunali, non venga da Lei preso in alcuna considerazione. La Sua posizione di terzietà, spesso da Lei richiamata, riguarda l’andamento dei lavori in aula e non certo altro. Lei non può consentire, in assoluto silenzio, che un’associazione usi toni altamente lesivi contro le prerogative di libertà del Consiglio comunale, di cui Lei è massima espressione e dunque anche garante.
Non è tollerabile che l’ANPI attribuisca “patenti” di democraticità ai rappresentanti del popolo termitano, democraticamente eletti, per proposte, scelte di voto, assenze o allontanamenti dall’aula.
Abbiamo, pertanto, protocollato e posto alla Sua attenzione una lettera aperta per esortarLa a rompere il silenzio e assumere la posizione che il ruolo Le impone e cioè quella di pretendere le scuse della citata associazione.
Il presidente Caratozzolo ci fa pervenire un comunicato stampa che riportiamo di seguito:
La mozione approvata dal Consiglio Comunale, nel corso del mese di novembre del 2021, inerente la lapide posta all’interno del cimitero, dedicata agli internati militari italiani e ai partigiani, ha costituito e ancora oggi costituisce oggetto di vivaci e aspre polemiche.
Quale Presidente del Consiglio Comunale ritengo doveroso, a questo punto, intervenire, premettendo che il ruolo che mi è stato attribuito dal Consesso impone, nell’espletamento della funzione, esercizio di riflessione, moderazione, ponderazione.
Per intanto giova rilevare che la mozione è lo strumento, previsto e disciplinato dal vigente regolamento, con il quale il Consiglio attribuisce al Sindaco e alla Giunta, su un determinato argomento, un indirizzo di natura politico – amministrativo.
Trattasi di un deliberato che per l’amministrazione attiva ha carattere di indirizzo, non vincolante.
Tornando alla mozione di cui è cenno, è bene ricordare che la stessa, dopo essere stata illustrata in aula dal Consigliere proponente, è stata approvata nel pieno rispetto delle regole democratiche e delle norme regolamentari.
Trattandosi di argomento dal contenuto estremamente sensibile, sin da subito, ho ritenuto di non partecipare al dibattito pubblico, sui social, che, peraltro, non è mio costume frequentare, e ciò in attesa delle eventuali decisioni dell’esecutivo.
Ho, invece, partecipato, attivamente, alle due celebrazioni che si sono tenute in occasione del ” Giorno della Memoria “, la prima in Piazza Duomo, organizzata dall’amministrazione, la seconda presso il cimitero, organizzata dalle associazioni e dai familiari delle vittime.
In precedenza, nell’immediatezza dell’approvazione, su loro richiesta, ho incontrato, in presidenza, una rappresentanza dei familiari delle vittime evocate sulla lapide.
In data 28.01.2022 la sezione ANPI di Termini Imerese, a seguito delle celebrazioni del giorno della memoria, ha diramato un comunicato stampa ove è dato, tra l’altro, testualmente leggere: ” ….. così come è avvenuto contro la recente posizione fascista, espressa con l’avallo vergognoso del Consiglio Comunale di Termini Imerese.
Ebbene, nella qualità di Presidente del Consiglio, e a tutela della imprescindibile dignità e indipendenza dello stesso, affermo, con decisione, che le superiori espressioni non possono essere assolutamente accettate.
Il Consiglio Comunale di Termini Imerese, legittimamente eletto, e che ricordo a me stesso rappresenta l’intera comunità, nei quindici mesi di attività sin qui svolta ha mostrato di operare, talvolta anche nella fisiologica, aspra, contrapposizione dialettica, sempre nel pieno rispetto delle regole democratiche e nell’interesse della comunità, garantendo il disciplinato ordine dei passaggi amministrativi più delicati.
Ho ricevuto una più che solida educazione liberale e democratica che non mi consentirebbe di avallare comportamenti d’aula che possano esondare dal legittimo dibattito.
Mi è stato insegnato che la democrazia si pratica concretamente, non si predica apoditticamente, così come ho dimostrato nel corso del mio mandato, attribuendo dignità di confronto politico in aula a comitati di cittadini spontaneamente formatisi su questioni di interesse strategico e primario per la Città.
La nostra Comunità, come è a tutti noto, vive momenti di grave disagio sociale ed economico; le diseguaglianze per effetto della pandemia si sono ulteriormente ampliate.
In questo contesto, quindi, oggi più che mai è necessaria la ricerca di una quotidiana coesione per la quale necessita il massimo impegno da parte di tutti.
Conclusivamente, poi, auspico che il Sindaco e la Giunta vogliano, senza ulteriore indugio, nell’esercizio delle proprie competenze e facoltà, prendere posizione in ordine al da farsi circa l’esito della mozione.







