L’appuntamento è fissato per giovedì al ministero dell’Ambiente. Gilberto Pichetto Fratin riceverà Renato Schifani e l’assessore ai Rifiuti Roberto Di Mauro per discutere della norma che assegnerà al presidente della Regione i poteri speciali per realizzare due termovalorizzatori in Sicilia. Uno dei quali, a differenza di quanto aveva previsto il piano di Musumeci, verrà realizzato nel Palermitano. L’altro invece può restare a Catania, nella zona fra Pantano d’Arci e l’area industriale.
Le prime interlocuzioni con il ministro Pichetto Fratin ci sono già state e l’orientamento è quello di copiare la norma che recentemente ha assegnato poteri speciali al sindaco di Roma Roberto Gualtieri proprio per realizzare un termovalorizzatore. «Questa è la proposta che stiamo discutendo» ha anticipato ieri Schifani.
I poteri speciali che la Regione sta chiedendo riguardano la possibilità di applicare procedure agevolate, con tempi stracciati, per le necessarie future espropriazioni e per il rilascio delle autorizzazioni (si punta a un massimo di 30 giorni e, solo per le sovrintendenze, di 75). La proposta sul tavolo del ministro prevede che il commissario sia proprio Schifani, che a sua volta potrebbe poi nominare due sub commissari assegnando loro competenze specifiche su ognuno dei due impianti che la Regione vuole realizzare. Del piano Schifani ha parlato già con il sindaco di Palermo, che però non sembra voglia assumere il ruolo di sub commissario malgrado il presidente della Regione gli abbia anticipato l’intenzione di realizzare uno dei due termovalorizzatori a Palermo e non più a Gela, come prevedeva il vecchio piano del 2021.
E’ fissato per domani, giovedì 20 aprile, a Roma il tavolo straordinario per l’emergenza rifiuti in Sicilia. Il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore all’energia e ai Rifiuti Roberto Di Mauro voleranno nella capitale per incontrare il Ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Sul tavolo c’è la norma che di fatto rinnoverò i poteri speciali al Presidente della Regione per l’emergenza rifiuti ma questa volta con uno specifico osservatorio sulla realizzazione dei termovalorizzatori.
Il governo Schifani ha detto chiaramente che il piano Musumeci, così come è, non è applicabile e che la manifestazione di interesse messa in campo fino ad ora non è una gara ma una semplice ricognizione. Di fatto c’è tutto da fare secondo l’esecutivo regionale. E per il governo della Regione la collocazione dei due termovalorizzatori da realizzare in Sicilia appare abbastanza chiara: uno a Palermo l’altro nel catanese. Per questo secondo impianto Schifani e Di maura contano di confermare le previsioni del governo Musumeci e dunque la realizzazione dovrebbe avvenire nella zona fra Pantano d’Arci e l’area industriale.
Secondo il Giornale di sicilia in edicola, poi, Schifani ha parlato già con il sindaco di Palermo del piano ma Roberto Lagalla avrebbe detto no al ruolo di sub commissario malgrado il presidente della Regione gli abbia anticipato l’intenzione di realizzare uno dei due termovalorizzatori a Palermo e non più a Gela, come prevedeva il vecchio piano del 2021.







