Santa Marina: Termini Imerese ci propone la storia

Forse ben pochi conoscono Santa Marina a Termini Imerese. La storia di una santa, che ci aiuta a comprendere meglio una delle tradizioni più affascinanti del territorio. Si racconta che Santa Marina nacque intorno al 1036, sotto il regno di Ruggero. Apparteneva ad una famiglia nobile, quella dei Pandariti o Patariti, che abitavano nel borgo di Scanio, un villaggio situato fra Termini Imerese e Trabia.

La fanciulla Marina manifestò fin da piccola la sua particolarità: teneva alla fede e alle questioni religiose e non si preoccupava minimamente di mettere in risalto la propria bellezza, come facevano invece le altre ragazze.

Era ubbidiente nei confronti dei genitori, apprendeva l’arte della tessitura e si mostrava molto generosa nei confronti dei più bisognosi. Nello specifico le stava a cuore la seguente beatitudine, che ascoltava sempre dalla madre: “Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno dei Cieli”.

I genitori volevano che si sposasse, ma ella spiegò come le proprie intenzioni fossero differenti e riferì loro il volere divino. I genitori accettarono la decisione e Santa Marina trascorse quattro anni dedicandosi alla vita spirituale.

 Poi manifestò l’intenzione di diventare una suora. Poiché a Termini Imerese non c’era ancora un monastero femminile, fu chiamato un monaco di Santa Vita, che si occupò della ragazza.

Santa Marina si ritirò in un luogo appartato, in piena contemplazione e, di volta in volta, ci si accorse che alla giovane era stato conferito il dono della guarigione anche corporale.

Nel frattempo la Santa avvertì il desiderio di compiere un pellegrinaggio in Terra Santa. Fu costretta ad imbarcarsi sotto le mentite spoglie di un monaco. Durante il viaggio qualcosa mise a repentaglio la sua stessa vita. Un gruppo di marinai, infatti, progettarono di uccidere “il monaco”, ma la Santa riuscì a comprendere tutto e quindi si rivelò un vero e proprio segno divino.

Nel momento in cui uno dei marinai si avvicinò per uccidere la Santa, si morse così forte la lingua che dovette desistere a causa dell’intenso dolore. Santa Marina, portata da lui, riuscì a guarirlo.

Tornata in patria, morì nel 1066. i suoi compaesani cominciarono a venerarla e le dedicarono un altare nella chiesa del borgo. La sua tomba diventò meta di pellegrinaggi, soprattutto da parte di chi chiedeva la grazia di una guarigione.

Nel tempo si sono perse le tracce del luogo in cui fu seppellita la Santa. Le testimonianze che restano tuttavia affermano che il luogo esatto si trovasse in contrada Bragone. La festa della copatrona di Termini Imerese si svolge ogni anno la prima domenica di settembre.

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