Rivediamoitermini: ENEL vuole vendere il pontile e i serbatoi

Comunicato Stampa

Sulla vendita del parco serbatoi e pontile della centrale di Termini Imerese a società che commerciano in carburanti, quattro associazioni presentano un esposto

Nelle ultime settimane abbiamo avuto conferma, a seguito di esplicite dichiarazioni dell’Enel, che si intende procedere alla vendita del parco serbatoi e pontile della centrale di Termini Imerese, che l’Enel non considera più utili per le modalità attuali di funzionamento dei gruppi produttivi che utilizzano il metano.

Come abbiamo più volte detto e scritto anche al Commissario straordinario del Comune, tale eventualità sarebbe per la nostra città un passo indietro di molti anni che ci riporterebbe al periodo in cui l’attracco delle petroliere costituiva un potenziale pericolo per il nostro mare ed un fattore disincentivante per il turismo nautico ed anche per il turismo di terra. La presenza di carburanti nei serbatoi provocherebbe un ulteriore potenziale pericolo ed una sicura fonte di inquinamento a causa della movimentazione di migliaia di automezzi. Per una città che vuole trovare nelle risorse del proprio territorio la chiave per il proprio futuro sarebbe un ulteriore esiziale passo.

Per questi motivi un gruppo di quattro associazioni termitane: Rivediamoitermini, Legambiente circolo “L’Aquilone”, Comitato spontaneo articolo 32, Banca del tempo himerense, hanno deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Termini Imerese.

Nell’esposto si richiamano i fatti e le iniziative che sono state assunte nei mesi scorsi dalle associazioni, in particolare da Rivediamoitermini e Legambiente, e si riporta la valutazione espressa formalmente dal Comune in una nota indirizzata all’Enel, nella quale, a proposito della vendita, viene detto che:

“ …E’ stato ipotizzato un uso “commerciale” non più riconducibile alla produzione. Qualora la notizia avesse qualche fondamento, si precisa che questa Amministrazione esprime un risoluto parere contrario per i risvolti negativi in termini di impatto ambientale. Oltretutto la stessa iniziativa risulterebbe difforme alle prescrizioni del vigente PRGC (Piano Regolatore Consortile) che, con l’art.19.1 delle Norme di Attuazione, disciplina le zone D1 – zone industriali esistenti – in cui ricade la Centrale. E’ precisato che in tali zone sono ammessi impianti ed altri servizi solo se direttamente complementari alle destinazioni consentite (attività produttive di tipo industriale). Separare, pertanto, il pontile e i serbatoi, per altre destinazioni d’uso non consentite (commerciali), risulterebbe palesemente difforme alla normativa vigente.“.

Come appare evidente, la nota del Comune non contiene solo il parere contrario all’iniziativa, ma anche la precisazione che la stessa iniziativa violerebbe alcune precise norme urbanistiche.

Le associazioni, pertanto, chiedono nell’esposto che venga valutata tale circostanza ed anche se la divisione ed il frazionamento di un immobile in due unità, autonomamente utilizzabili e con distinti ingressi e servizi, anche se non siano previste nuove opere edilizie, costituiscano ristrutturazione edilizia. E se tali interventi, determinando una sensibile variazione quantitativa e qualitativa del carico urbanistico, siano soggetti ad autorizzazione da parte delle Autorità competenti.

Un’altra circostanza si chiede che venga sottoposta a valutazione: infatti, in sede di procedimento per il rilascio della Autorizzazione integrata ambientale (Aia), come risulta dal provvedimento a firma del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare del 30/11/2010, l’Enel ha chiesto, in data 26/4/2010, lo stralcio del parco Ocd (pontile e serbatoi) garantendo tuttavia che “esso è e resterà fisicamente interconnesso con la centrale termoelettrica…. ed esistono diverse utenze asservite ad entrambi”. Lo stralcio ha consentito all’Enel di mantenere pontile e serbatoi, che altrimenti sarebbe stata costretta, per prescrizione dell’Aia, a demolire, riqualificando l’area sotto il profilo ambientale.

Sugli sviluppi di tale iniziativa delle associazioni e su tutti gli altri sviluppi della situazione vi terremo debitamente informati.

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