Ricomincia la scuola e ricomincia il calvario per un migliaio di lavoratori che si occupano del servizio di assistenza igienico sanitaria per gli studenti disabili delle superiori che soffrono gravi disagi o addirittura l’impossibilità di poter seguire le lezioni. Così, questa mattina, una delegazione del sindacato Slai Cobas ha organizzato un sit in di protesta di fronte gli uffici dell’Assessorato regionale alla Famiglia a Palermo.
“Questo servizio è previsto dalle leggi nazionali e regionali – spiega Rosario Sciortino, segretario regionale Slai Cobas – e come ogni anno ci troviamo senza le risorse necessarie per dare sicurezza ai lavoratori e offrire alle famiglie degli studenti disabili quelle attività che rendono reale il concetto di diritto allo studio”.
Il servizio di assistenza per adesso non parte. A Palermo come in tutti gli altri distretti scolastici siciliani. Soltanto a Palermo sarebbero almeno 500 gli studenti che avrebbero diritto ad usufruire di questo servizio necessario per garantire la partecipazione alle attività scolastiche. Gli assistenti specializzati utilizzati per garantire questa necessità appartengono al bacino del precariato storico.
Per coprire i costi del servizio – a livello regionale- servirebbero 15 milioni di euro. Ma i fondi, secondo la ricostruzione fornita dai sindacati, non sono stati trasferiti dalla Regione agli Enti locali. Infatti, dal capoluogo siciliano, gli uffici della Città Metropolitana – ente delegato alla gestione del servizio – hanno fatto sapere ai sindacati che l’Assessorato regionale alla Famiglia non ha trasferito le risorse necessarie e l’ente non è in grado di anticipare i costi da affrontare. Lo stop al servizio sta complicando la vita delle famiglie di studenti disabili, in molte scuole siciliani tocca ai genitori assistere i figli a causa dell’assenza del servizio.
La protesta è stata organizzata nello stesso giorno in cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Ministro dell’Istruzione Valditara hanno celebrato a Cagliari l’inizio dell’anno scolastico. Proprio al Capo dello Stato si rivolgono i sindacati affinchè venga garantito il diritto allo studio per gli studenti disabili e il diritto al lavoro a quei lavoratori che da oltre 25 anni garantiscono questo servizio.
La protesta continua nei prossimi. Per domani mattina è previsto un sit in sotto la sede della Città Metropolitana di Palermo.