Regione: costituita unità supervisione per Termini

Regione Siciliana, Comune di Termini Imerese, Provincia regionale di Palermo, Consorzio Asi Palermo, Anas, Autorità portuale Palermo, Rete Ferroviaria Italiana, Società Interporti Siciliana, Consorzio Imera Sviluppo 2010, Sosvima spa hanno fatto un altro passo in avanti verso il rilancio dell’area industriale di Termini Imerese. Come prevede l’Accordo di programma- siglato dai suddetti enti lo scorso 27 ottobre a Palazzo d’Orleans- ieri è stata istituita, con decreto dell’assessore regionale alle Attività produttive, l’unità di coordinamento ovvero l’ufficio che si occuperà della supervisione dei progetti delle infrastrutture. Dette strutture avranno un costo di 150 mila euro, tanto è il fondo stanziato nell’Accordo per il rilancio dell’area. L’assessore regionale, Marco Venturi, ha parlato di 14 progetti tra i quali il completamento del porto (molo foraneo e molo sottoflutto), la realizzazione dell’ interporto, il completamento dell’impianto di distribuzione del gas metano nell’agglomerato di Termini Imerese, opere di urbanizzazione primaria, impianti di illuminazione pubblica dell’area industriale, installazione del sistema di fibre ottiche. Dell’unità di coordinamento fanno parte: l’assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi, o suo delegato (Leonardo Pipitone, capo di gabinetto), che la presiede; l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, o suo delegato (Rita Patti); il dirigente generale del dipartimento Attività Produttive, Rosolino Greco, o suo delegato (Leonardo Roccella);il sindaco del Comune di Termini Imerese, Salvatore Burrafato; il rappresentante tecnico del Comune di Termini Imerese, Loredana Filippone. Per la CISL di Palermo il fattore tempo è decisivo al rilancio dell’area. In un momento di forte crisi, come quello che stiamo vivendo, dare uno slancio alla realizzazione di nuove opere è una boccata di ossigeno per la fragile economia del territorio- spiega Mimmo Milazzo, segretario generale Cisl Palermo- Inoltre è necessario garantire il mantenimento dei livelli occupazionali degli operai Fiat e dell’indotto.

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