Rapine violente nelle ville isolate, scoperta banda: otto arresti

Una banda di «professionisti», rapida e violenta nelle incursioni in villette e abitazioni isolate tra le province di Messina e Palermo, è stata individuata dalla polizia di Patti che nella notte ha arrestato tutti i componenti, sette dei quali finiti in carcere e uno ai domiciliari.
A capo, stando all’inchiesta della procura di Patti, c’era un uomo di 31 anni, Gianluca Terrana, originario di Termini Imerese. Era lui a scegliere gli obiettivi, coordinare i colpi, dare disposizioni e ordini, intervenire al momento giusto. Nel suo telefonino, gli investigatori hanno trovato «prove» della sua laedership ma anche della sua «spacconeria»: in una mostra in mano decine di banconote di grosso taglio come fossero delle carte da gioco, in un’altra si fa ritrarre seduto su un wc con in mano una banconota da 500 euro.
L’inchiesta della polizia e della procura di Messina è partita nell’ottobre dello scorso anno quando in piena notte un gruppo di malviventi entrò in casa di una coppia di anziani a Ucrìa, nel Messinese, svegliandoli, derubandoli e tenendoli sequestrati sin quando alcuni di loro non razziarono pure la seconda abitazione, a Capo d’Orlando. Una rapina violenta che destò molto allarme.
Da lì, gli investigatori sono arrivati a una serie di altri episodi avvenuti tra novembre e dicembre dello scorso anno a Lascari, Campofelice di Roccella, Termini Imerese e, quindi, all’identità dei componenti della banda, a ognuno dei quali Terrana aveva assegnato ruoli ben precisi: Angelo Incardona e Franco Galati Rando (quest’ultimo è l’unico ai domiciliari) erano i basisti; Antonino La Bua, Francesco Lamia e Giuseppe Augetto partecipavano di volta in volta ai colpi e mettevano a disposizione le loro auto; infine gli esecutori materiali delle irruzioni: Robert Costantin Aioani e Iulian Georgian Hatos, rumeni, definiti dagli investigatori «pericolosa manovalanza delle cui attitudini e abilità fisiche il sodalizio si avvale».
Significativo l’ultimo raid, quello avvenuto in casa di tre anziane sorelle a Termini Imerese il 10 dicembre 2016: i malviventi, armati e con i passamontagna, cercarono di convincere le donne, a schiaffi e scaraventandole per terra, a consegnare denaro e preziosi. L’azione però fallì e i ladri fuggirono perchè una delle tre donne, gridando, attirò l’attenzione di vicini che intervennero e che furono a loro volta picchiati.

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