Un gruppo di associazioni hanno dato una mano all’amministrazione comunale nell’organizzare questa iniziativa che non vuole contrastare nulla se non il nichilismo che si sta diffondendo negli ultimi anni nelle nuove generazioni: la “festa dei morti” è una tradizione così profondamente radicata nella nostra cultura per cui è bastato davvero poco per riscoprire un grande maestro puparo come Nino Canino, il primo dei pupari del palermitano, cittadino termitano fino ai primi anni 50 e una famiglia dedita alla conservazione e a tramandare la storia dei paladini e dei pupi fatti a mano e che rivivono con i testi orginali dell’800.
E’una tradizione così radicata per cui la frutta martorana è un dono ancora prezioso per grandi e piccini, i biscotti secchi come i tutù e catalano, l’ossa di mortu e il pupo di zucchero, il regalo più ambito fino a un decennio addietro, resistono sulle nostre tavole.
Per tutto questo e per mantenere viva la cultura e la storia siciliana, il Circolo Margherita, l’associazione culturale I Pupi di Nino Canino, RadioPanorama, TeleTermini e l’associazione Politeia, con il patrocinio dell’assessorato regionale al Turismo e dell’assemblea regionale siciliana, appoggiando e coadiuvando l’amministrazione comunale in questo nobile intento, hanno contribuito con le loro competenze a rilanciare la “festa dei morti”.
Il 31 ottobre presso il salone del Circolo Margherita si terrà la conferenza che focalizzerà l’attenzione sui pupi siciliani e sulle tradizioni enogastronomiche della nostra amata terra con relatori davvero speciali: Laura e la dott.sa Maria Pia Canino figlie del maestro Canino e seguaci dei suoi insegnamenti, la dott.sa Evelina Scalia studiosa d’arte e autrice della tesi sui pupi della famiglia canino, l’arch Rosario Ribbene giornalista esperto in enogastronomia tradizionale e Nando Cimino, artista e appassionato di cunti tradizionali siciliani.
Sempre il 31 ottobre dopo la conferenza si aprirà l’esposizione di pupi siciliani della famiglia canino presso la sala lettura del Circolo Margherita.
Nei giorni della festa 1 e 2 novembre oltre a poter visitare l’esposizione dei pupi siciliani, si potrà passeggiare tra gli stand che offriranno degustazioni e la vendita dei prodotti tipici di questo periodo e ogni pomeriggio showcooking d pasticceria e non solo.
Per i bamibini ci saranno anche i gonfiabili nei quali potranno divertirsi.
Vi aspettiamo per dare testimonianza che “le radici profonde non gelano”.
Pupi e Zucchero 2018: per rivalutare la tradizione e la cultura siciliana nella “festa dei morti”
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