Durante il Consiglio Comunale del 14 giugno u.s., si è discussa l’Interrogazione “Documento di Pianificazione Strategica di sistema (DPSS)” presentata dai Consiglieri: Di Lisi, Abbruscato, Comella, Fullone, Chiara, Miccichè e ContiGuglia. A seguito della lettura e dell’argomentazione della stessa in Consiglio da parte dei proponenti, ha risposto l’assessore alla portualità Pippo Preti il quale ha letto sia la lettera inviata dall’amministrazione comunale per avere chiarimenti circa il documento di pianificazione strategica si sistema portuale, che la risposta arrivata nel pomeriggio della stessa giornata della seduta consiliare dal presidente Pasqualino Monti (SOTTO RIPORTATA).
Al Sindaco di Termini Imerese
E, p.c.
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Segretario Generale
Oggetto: Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (DPSS) dell’AdSP. Prosecuzione dell’iter di approvazione.
Con la presente si riscontra la nota di pari argomento, della quale si condividono in linea generale i contenuti.
A tal proposito giova precisare quanto segue:
1) L’attuale formulazione del Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (DPSS) relativa al porto di Termini Imerese, la cui elaborazione ha preso avvio precedentemente alla costituzione di codesta Giunta Comunale, è stata intenzionalmente non perentoria nelle determinazioni, essendo volontà della Scrivente regolamentare l’assetto portuale interloquendo con i legittimi rappresentanti della comunità termitana e non con le strutture commissariali;
2) Ciò premesso, pare opportuno evidenziare che il DPSS, ai sensi del comma 1-bis dell’art. 5 della l. 84/1994:
a) definisce gli obiettivi di sviluppo e i contenuti sistemici di pianificazione delle Autorità di sistema portuale;
b) individua e perimetra le aree destinate a funzioni strettamente portuali e retro-portuali, le aree di interazione porto-città e i collegamenti infrastrutturali di ultimo miglio di tipo viario e ferroviario coi singoli porti del sistema e gli attraversamenti del centro urbano;
c) prevede una relazione illustrativa che descrive gli obiettivi e le scelte operate e i criteri seguiti nella identificazione dei contenuti sistemici di pianificazione e rappresentazioni grafiche in numero e scala opportuni, al fine di descrivere l’assetto territoriale del sistema, nonché per assicurare una chiara e univoca identificazione degli indirizzi, delle norme e delle procedure per la redazione dei piani regolatori portuali di cui al comma 1-sexies”.
Ne consegue, pertanto, che il DPSS non assume valenza urbanistica di dettaglio, a differenza dei rispettivi piani regolatori dei porti del sistema.
3) Ferma stando la natura ordinatoria del termine di quarantacinque giorni previsto dall’art. 5 comma 1-quater della L. n. 84/1994, si precisa, qualora ve ne fosse la necessità, che la nuova trasmissione del DPSS avrà effetto interruttivo sulla decorrenza del termine, per cui quest’ultimo riprenderà a decorrere ex novo con la trasmissione del documento di pianificazione aggiornato. A conferma di ciò, si rappresenta che le interlocuzioni in merito tutt’ora in corso con codesta Amministrazione Comunale (ma anche con i Comuni di Palermo e Trapani) tendono a pervenire alla redazione di un piano regolatore portuale che costituisca il miglior compromesso tra le aspirazioni turistiche e finalità istituzionali della scrivente Autorità (promozione del traffico mercantile di lungo corso). Per il raggiungimento di detto risultato, la Scrivente sta anche facendo ampio ricorso al supporto di tutti i Dipartimenti competenti dell’Università di Palermo che hanno già supportato questa Autorità nella redazione del DPSS.
Tutto ciò premesso, si fa riserva di attualizzare le previsioni del DPSS per renderle coerenti e armoniche alla nuova progettualità illustrata alla Città presso le sue sedi istituzionali, oggetto, peraltro, delle tavole grafiche da ultimo trasmesse con nota del 17 maggio 2021.
Palermo, 14.06.2021
Il Presidente
Dott. Pasqualino Monti
Il Segretario Generale
Ammiraglio isp. a Salvatore GRAVANTE
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Nota
Quando un termine è ordinatorio, il suo mancato rispetto non produce alcuna conseguenza giuridica per il soggetto che non l’ha rispettato.
Quando un termine viene definito perentorio, allora il rispetto della sua scadenza è considerato essenziale, pena la perdita della possibilità di compiere quell’attività







