“Posti di lavoro in cambio di voti”. Ai domiciliari l’ex deputato Salvino Caputo

Con l’accusa di voto di scambio i carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno arrestato l’ex deputato regionale siciliano Salvino Caputo, dirigente di “Noi con Salvini”. L’ex parlamentare, avvocato di Monreale, commissario straordinario per i comuni della provincia di Palermo del movimento leghista durante le elezioni della scorsa primavera, è finito agli arresti domiciliari su proposta della procura della repubblica di Termini Imerese. Ai domiciliari anche il fratello, Mario Caputo, avvocato pure lui, candidato non eletto durante le ultime elezioni dell’Ars nelle liste del movimento “Noi con Salvini”. Un terzo provvedimento riguarda Benito Vercio, 62enne, ritenuto un procacciatore di voti, è di Termini Imerese.
Nel corso delle indagini, la Procura diretta da Ambrogio Cartosio ha accertato “dodici episodi di compravendita di voti in cambio di promesse di posti di lavoro o altre utilità”, questa l’accusa. L’indagine dei carabinieri
si riferisce alle regionali del novembre 2017, in cui era candidato Mario Caputo detto Salvino, un chiaro riferimento al fratello più celebre
Nel 2013, Salvino Caputo era stato costretto a lasciare l’Assemblea regionale siciliana dopo che nei suoi confronti era divenuta definitiva una condanna ad un anno e cinque mesi per tentato abuso d’ufficio. L’ex deputato regionale di An e poi Pdl cercò di fare annullare alcune multe quando era sindaco di Monreale.

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