Oggi incontro sulla vertenza Blutec convocato dal Ministero dello Sviluppo economico: i comunicati

Blutec. Marinelli- Mastrosimone (Fiom)- Spera (Cgil): su Termini Imerese le Istituzioni non possono voltare le spalle ai lavoratori

Si è tenuto l’incontro sulla vertenza Blutec con la partecipazione del coordinatore della struttura sulle crisi Annibaletti, del capo della segreteria tecnica del Viceministro D’Addona, di Invitalia, dei Commissari straordinari, delle Istituzioni locali, mentre era ancora un volta assente la Regione Sicilia. Su Termini Imerese, la situazione è drammatica: abbiamo appreso al tavolo che Terna avrebbe manifestato un interesse su una porzione dell’area dell’ex stabilimento Fiat e in seguito ad incontro con Regione e Comune ha deciso di escludere l’area Blutec per altre.
La Fiom e la Cgil chiedono chiarezza sulle responsabilità perché quelle risorse avrebbero consentito il finanziamento del prepensionamento di una parte dei lavoratori ex Fiat. Nell’incontro di oggi abbiamo chiesto di riaprire alla possibilità con il coinvolgimento di tutte le istituzioni.
Le Istituzioni devono assumersi le proprie responsabilità ed è necessaria trasparenza. È necessario un provvedimento legislativo che accompagni all’uscita chi è prossimo alla pensione. Ma soprattutto, per la Fiom e la Cgil è necessario avviare un percorso concreto con Invitalia, l’individuazione di un Advisor e le Istituzioni tutte per valutare quali soggetti industriali a carattere locale e nazionale potrebbero essere interessati al progetto di rilancio dell’area industriale di Termini Imerese, utilizzando le risorse del PNRR nell’ambito della riconversione sostenibile delle produzioni.
Altro elemento negativo è aver appreso che il nuovo accordo di programma prevede risorse certe ma inferiori alle precedenti.
Nel corso dell’incontro è stato illustrato lo stato di avanzamento dei programmi di cessione dei rami Metallic di Ingegneria Italia e dei rami di Blutec Engineering, Chemical e Lighting. Per quanto riguarda il ramo Metallic di Ingegneria Italia che coinvolge gli stabilimenti di Atessa e Tito Scalo, si è definito il passaggio al gruppo MA. Il programma di Ingegneria Italia si concluderà alla fine dell’anno.
Sulla parte Engineering riteniamo insufficiente la cessione con l’assunzione solo di 19 su 55 lavoratori. Non sosterremo nessuna soluzione che non preveda il riassorbimento di tutti i lavoratori anche attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Sono stati pubblicati due bandi per la vendita dei rami Chemical e Lighting. Per il ramo Chemical bisognerà capire l’affidabilità delle proposte e dei soggetti industriali interessati. Preoccupa la situazione del Lighting, in quanto non è arrivata nessuna offerta, e pertanto presto sarà bandita una nuova procedura di gara. Occorrerà che Governo e Regione Piemonte aprano un confronto con Stellantis sulla catena della fornitura.
Il punto è capire come individuare una soluzione vera occupazionale per tutti i lavoratori della procedura. La reindustrializzazione di Termini Imerese e la garanzia occupazionale di tutti i lavoratori, compresi quelli dell’indotto è l’impegno che lo Stato ha preso con il territorio.
Il tavolo ministeriale di confronto sarà aggiornato presso la Regione Sicilia entro la prossima settimana
“.
Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, Roberto Mastrosimone, segretario generale Fiom-Cgil Sicilia, e Silvia Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale

Blutec, Ficco-Comella (Uilm): “Occorre soluzione per tutti i lavoratori e accordo di programma per Termini Imerese”

Purtroppo al momento c’è una soluzione occupazionale solo per una parte minoritaria dei lavoratori coinvolti dalla Amministrazione straordinaria Blutec e per Termini Imerese non c’è alcun interessamento. Chiediamo una soluzione per tutti gli stabilimenti e la attivazione dell’accordo di programma per rendere plausibile un progetto di reindustrializzazione a Termini Imerese. Governo, Regione Sicilia e Comune di Termini Imerese si attivino, poiché la loro inerzia sarebbe intollerabile”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo, al termine dell’incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo economico.
“Ci è stato illustrato –
spiegano i sindacalisti della Uilm – lo stato di esecuzione del piano di cessione della Amministrazione straordinaria. Per quanto concerne Ingegneria Italia, ad inizio gennaio è stata perfezionata la cessione del ramo Metallic a MA del gruppo Magnetto, con il completo assorbimento dei 234 lavoratori di Atessa e di Tito Scalo. Il ramo Engineering, che conta 55 dipendenti, è in procinto di essere ceduto ma l’acquirente assorbirebbe soltanto 19 dipendenti. Più difficile la situazione di Blutec, il cui programma di cessione biennale potenzialmente può proseguire al massimo fino a novembre 2023: per il ramo Chemical c’è una offerta in base alla quale sarebbero presi tutti i 28 dipendenti di Orbassano; per il ramo Lighting, che conta ad Asti 110 dipendenti, non sono arrivate offerte nonostante i seri interessamenti in precedenza manifestati, probabilmente a causa della difficile congiuntura che sta colpendo il settore automotive sul versante degli approvvigionamenti e delle materie prime, nonché della incertezza sul prosieguo della commessa di Stellantis; tuttavia si sta pensando di bandire una seconda gara. Infine per Termini Imerese, dopo l’abbandono della soluzione concordataria, non si trovati acquirenti; peraltro non è andata a buon fine la negoziazione con Terna, interessata esclusivamente ad una piccola porzione di terreno senza assorbimento di manodopera. Sussiste in generale, per il prosieguo della procedura di amministrazione straordinaria, un problema di cassa che impone di procedere quanto prima alla cessione di tutti i rami che abbiano un potenziale acquirente”.
“Chiediamo un maggiore confronto –
concludono Ficco e Comella – al fine di trovare una soluzione per tutti i lavoratori coinvolti. Per i vari stabilimenti oggetto di interessamenti occorre entrare nel merito delle negoziazioni già in parte avviate, ma per Termini Imerese solo un accordo di programma ben strutturato e operativo potrà attrarre nuovi investitori. Ministero dello Sviluppo economico e Regione Sicilia devono in tempi brevi riaprire un tavolo specifico: la loro inerzia sarebbe imperdonabile e il prezzo lo pagherebbero i lavoratori. Addirittura la Regione Sicilia oggi ha ben pensato di non presentarsi all’incontro e dunque ci attendiamo a breve una riconvocazione con la sua presenza. Infine il Ministero del Lavoro deve una buona volta rimuovere le complicazioni burocratiche e consentire il pensionamento anticipato dei lavoratori che nella loro carriera lavorativa sono stati addetti alla catena di montaggio”.

Vertenza Blutec, Fim Cisl “nessun passo avanti, solo occasioni mancate! Non c’è tempo da perdere,il processo di reindustrializzazionedeve essere attivato concretamente”

I timori più grandi rimangono sul sito di Termini Imerese, nessun passo avanti per lo stabilimento in provincia di Palermo che ha visto sfumare anche un possibile interesse da parte di Terna per alcune aree su quale potersi insediare nell’ambito del programma Tyrrhenian Link ma che, è stato poi chiarito, non avrebbe coinvolto nessuno dei lavoratori ma soltanto la compravendita di alcune aree”. Si dicono così preoccupati, Ferdinando Uliano segretario Fim Cisl nazionale e Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani,  dopo il vertice che si è tenuto oggi pomeriggio con il Mise in modalità mista sulla vertenza Blutec, alla presenza delle parti sociali, i commissari straordinari, alcune istituzioni locali e i rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico.
La percezione al tavolo è l’abbandono da parte delle istituzioni a partire da quelle siciliane, ancora una volta assenti. Se si pensa che tutto venga lasciato solo all’attività dei commissari, si sta decidendo il totale fallimento del progetto e il venir meno degli impegni presi nelle sedi istituzionali. Se tutto questo immobilismo istituzionale e politico continuerà a persistere, come organizzazione sindacale metteremo in campo tutte le iniziative di lotta necessarie e chiameremo in campo le forze politiche, a partire da quelle siciliane che ad oggi sembrano impegnate solo alla campagna elettorale in corso”. I due sindacalisti della Fim, aggiungono “è necessario sottolineare però come la vicenda Terna poteva avere risvolti positivi e importanti per la vertenza in quanto, anche a detta dei commissari, le risorse potevano essere usate per accompagnare parte dei lavoratori alla pensione diminuendo il numero dei lavoratori da ricollocare, a nostro avviso elemento chiave per la risoluzione della vertenza”.
Durante il vertice i commissari hanno discusso dell’avanzamento del piano nazionale di cessione dei vari asset di Blutec e della possibilità che le differenti divisioni trovino un acquirente che dia una risposta occupazionale a tutti i lavoratori. “Ad oggi, una soluzione pare possibile solo per il ramo Chemical e una piccola parte dei lavoratori del ramo Engineering, ma nessuna su Termini. Riteniamo grave il silenzio delle istituzioni e della politica sulla questione Terna che poteva rappresentare un passo avanti sulla vertenza e che come sindacati abbiamo appreso soltanto oggi”. Uliano e Nobile aggiungono “abbiamo ribadito con forza e determinazione la necessità di attivare con le istituzioni un processo concreto di reindustrializzazione dell’area ex Fiat di Termini Imerese, oggi Blutec”.
Il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana commenta “è assurdo come attorno a tutta la vicenda termitana ormai da più di quindici anni, non ci sia una volontà politica chiara da parte delle istituzioni nazionali di risolvere la vertenza, il Governo deve farsi carico del processo necessario per salvare i 590 lavoratori Blutec e dell’indotto dal licenziamento, processo che deve compiersi entro 1 anno e mezzo”. Uliano, Nobile e La Piana concludono “L’accordo di programma con le risorse destinate alla rioccupazione dei lavoratori deve essere riattivato dalle istituzioni senza perdere ulteriore tempo. E’ indispensabile infine, che tutti i soggetti, a partire dalle istituzioni, si attivino responsabilmente e in tempi brevi alla ricerca di una soluzione positiva per i lavoratori Blutec di Termini Imerese e dell’indotto”. Alla fine dell’incontro di oggi, è stato deciso di procedere alla richiesta di convocazione del tavolo regionale e all’attivazione di un gruppo di coordinamento sulla vertenza a livello ministeriale.

Sunseri (M5S): “Regione diserta il tavolo. Scandaloso, nemmeno un rappresentante all’incontro, mai successo in 12 anni”.

Toccato il fondo si può sempre scavare. E questo Musumeci e suoi assessori devono saperlo bene, visto che riescono a fare sempre peggio che in passato. Al tavolo per la vertenza Blutec col Ministero e col Comune, oggi la Regione è riuscita nella vergognosa impresa di non mandare completamente nessuno in sua rappresentanza, né gli assessori Scavone e Turano, ma nemmeno un dirigente o perfino l’ultimo degli uscieri. É una vergogna, non era mai successo negli ultimi 12 anni”.
Lo afferma il deputato all’Ars Luigi Sunseri.
Evidentemente – dice Sunseri – dalle parti di Palazzo d’Orleans sono troppo impegnati nelle beghe della maggioranza o a pianificare una improbabile rielezione di Musumeci per pensare al destino di tante famiglie che sono appese anche ai capricci di questo disastroso governo. Ci auguriamo che i siciliani se ne ricordino dentro la cabina elettorale”.

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