“Nati Eroi” è metafora ormai divenuta, grazie al testo del
Dott. Di Novo, paradigmatica per alludere alla realtà
esistenziale di tanti giovani uomini e donne che in età
evolutiva hanno dovuto farsi carico di non indifferenti
sofferenze dei loro cari, servendosi della maschera della
follia.
Daniel, protagonista del romanzo, vittima di abuso, vive
un doppio dramma nella consapevolezza della violenza
subita dalla madre ad opera del padre; egli, come
antidoto alla condizione di solitudine e di vuoto tragico
della stessa madre, riempie quel vuoto con la sua pseudo
follia e, sempre con la sua pseudo follia, le costruisce uno
schermo a dolori ancora più profondi e legati al passato
remoto della famiglia.
Per i “Nati Eroi” è di fondamentale importanza, ai fini
della prevenzione della devianza, che essi acquisiscano,
attraverso la costituzione di uno spazio d’ascolto che in
questo caso diviene opera letteraria,la competenza di:
1.raccontarsi,
2. reinterpretarsi,
3. ristrutturare ruoli, situazioni e dinamiche relazionali
4. guardare da punti di vista nuovi e imprevisti ai
problemi,
5. sradicare stereotipi, dogmi e pregiudizi latenti insiti
nei propri codici socio-culturali,
6. maturare la consapevolezza che ogni costruzione
mentale del mondo è provvisoria.
Ma queste non sono le competenze chiave che tutti i
giovani di oggi devono possedere per affrontare la vita e
che la scuola deve prioritariamente creare?
DIRIGENTE SCOLASTICO ISTITUTO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE “STENIO” TERMINI
IMERESE,
DOTT.SSA MARIA BELLAVIA
Daniel, il protagonista del testo “Nati eroi”, è un
bambino che dal primo istante della sua esistenza,
assiste alla inaudita violenza di uno dei genitori e ne
subisce gli effetti.
E, tuttavia, pur se nell’orrore , si aggrappa, con la
forza di cui è capace, alla vita, fino a trovare “ una
soluzione estrema ed eroica” che serve per salvare sé
e la sua famiglia. Il libro costituisce un importante
monito per tutti noi: operatori, maestri e genitori e
rappresenta una fondamentale chiave di lettura per
elaborare un metodo unico di valutazione,
monitoraggio e impatto dei tanti Daniel che
incontriamo e incontreremo nel nostro percorso.
DIRETTORE CASA CIRCONDARIALE TERMINI IMERESE
DOTT.SSA NUNZIELLA DI FAZIO
PERSONAGGI e INTERPRETI
Daniele(adulto): FABRIZIO BELLA
Daniele(ragazzo): DANIELE MICALE
Dora: ANNA AMOROSO
Claudio: RAIMONDO PILATO
Padre di Dora: ANTONINO MACALUSO
1° Psicoterapeuta: ANTONIO SALVA’ BIRBANTE
2° psicoterapeuta: FABIO LO BONO
Testo & Musiche:
Di Novo Cruciano, Rini Gaetano Blanda Salvatore, Luca Lombardo
CORO OSPITI CAVALLACCI:
FILIPPO GONZALEZ NICOSIA, SEBASTIANO BENEDETTO, JONATHAN CASSAR, GIULIO GIANNITTO, FRANCESCO LA RUSSA, ANTONINO MACALUSO, GIOVANNI PROIETTO, ANTONIO SALVA’ BIRBANTE ANTONIO SANTORO, BELLA FABRIZIO, CULOTTA PIETRO
CORO STUDENTI I.T.C.
DIRETTI DALLE PROF.SSE ANELLO E SGARLATA
COORDINATORI DEI LAVORI PER C. C. TERMINI I.
COMANDANTE DI REPARTO COMM. MARIA PIA CAMPANALE
CAPO AREA TRATTAMENTALE GIUSEPPA ABBRUSCATO
FUNZIONARIO GIURIDICO PEDAGOGICO GIUSEPPINA PASTORELLO
COORDINATRICI DEI LAVORI PER I.T.C:
GIUSI CONTI
MARILENA ANELLO
MARCELLA PASSANTINO
Sceneggiatura e regia:
Cruciano Di Novo
POESIA :“VUCI NTA LU SILENZIO” di MARGHERITA NERI NOVI
interpretata da: FRANCESCO LA RUSSA
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