“I’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino/ di mezzo maggio in un verde giardino./
Eran d’intorno violette e gigli/ fra l’erba verde, e vaghi fior’ novelli,/ azzurri, gialli, candidi e vermigli”.
Così cantava nel tardo Quattrocento Angelo Poliziano. E, chi osservi le opere di Clotilde Rinella, come per magia, si ritrova anch’egli “in un verde giardino”, trapuntato di fiori screziati e profumati. Perché un posto di rilievo nella sua pittura lo ha la natura, quella baciata dall’abbacinante luce del sole siciliano, dalla quale Rinella non si è mai separata, mantenendo con essa un rapporto che non è solo di ricordo nostalgico, quanto di celebrazione appassionata di un mondo che, con le sue forme inconfondibili, diventa cifra del Mondo, col quale l’uomo vive in simbiosi.
Cosi scrive il Prof. Orazio Aiello in occasione della mostra “Sogno e Memoria” di Clotilde Rinella che si terrà sabato 18 Maggio alle ore 17:00 presso Palazzo Ziino. L’evento è organizzato dall’Associzione Auge e MhD consulting in occasione dell’ottava edizione della settimana delle Culture, in memoria dell’archeologo S. Tusa.
La mostra raccoglie una ventina di opere dell’artista dal 1986 al 2017.
Clotilde Rinella è nata a Termini Imerese ed è docente di Disegno e Storia dell’Arte presso il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Milano. Due sue opere fanno parte della collazione permanente del Museo Internazionale del Comune di Cupramontana; una sua opera da parte della collezione permanente del Museo “Parisi – Valle” del Comune di Maccagno e un’opera fa parte della collezione di opere d’arte contemporanea della Fondazione Sant’Elia del Comune di Palermo.
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