Oggi si è svolto un incontro informale ma di fondamentale importanza per avviare il dialogo sul porto, voluto fortemente dal presidente dell’Autorità di Sistema Pasqualino Monti con il Presidente del Consiglio Caratozzolo e i consiglieri comunali.
Il dott. Monti ha voluto questo incontro per chiarire “le tante bugie che rendono confusione e inutili allarmismi”
Comincia con una premessa Monti: “il presidente svolge tre ruoli:
– regola un mercato chiuso, quello portuale;
– sviluppa delle infrastrutture sulla base di un obiettivo e in base agli investimenti che lo Stato e la Comunità Europea fanno per sviluppare quelle infrastrutture;
– promuove il traffico del mare“.
Non c’è funzione politica, si dichiara disinteressato alla politica, il suo è ruolo manageriale, per creare sviluppo.
“Appena arrivato in Sicilia ho parlato per prima cosa con tutti i sindaci dei Comuni interessati da porti di mia competenza, quello che è stato realizzato dall’autorità portuale a Palermo e a Trapani ad esempio, è il curriculum che identifica il mio modo di interagire con le comunità che sono al centro degli obiettivi condivisi…. Fatti non parole, ho dimostrato di essere uomo di fatti tangibili.”
È stato un intervento quello di Monti in Consiglio, di chiarificazione perché “non era più sostenibile che si continuasse a leggere su certa stampa e sui social, di chiacchere senza il minimo fondamento: Il confronto con la comunità contraddistingue il mio operato e Trapani, Porto Empedocle per fare due esempi, sono li a testimoniare questo dialogo costante”.
“Se avessi voluto scavalcare il dialogo con l’istituzione politica e con l’espressione della volontà popolare di una comunità, quale è il consiglio comunale, – continua Monti – avrei potuto ‘sfruttare’ un anno e mezzo di commissariamento governativo che ha avuto questa città, ma ho voluto attendere, per grande rispetto della comunità, che ci fosse un sindaco, una giunta e un consiglio comunale per cominciare a intavolare quel dialogo che avevo iniziato appena insediato con l’ex sindaco Giunta.”
“Da quando abbiamo iniziato a parlare finalmente di questa idea di sviluppo per Termini Imerese, si sono parallelamente iniziate a diffondere una serie di bugie e di montature artatamente messe in circolo: 600 tir al giorno sono una fesseria enorme, 8-12-15 navi un’altra enorme bugia…: Sono state inserite solo 5 navi per Termini Imerese, una che attraccherà una volta a settimana, 2 navi diffusiere se vengono arriveranno una volta a settimana e due navi Ro/Ro.”
È presente il sintomo di un sentimento tipico della mentalità siciliana: la rassegnazione… “ma vi prego di lasciarla da parte questa rassegnazione perché qui nessuno si sogna di calare dall’alto alcunché o di volere scavalcare nessun passaggio istituzionale, per la mia alta considerazione verso la politica: solo dopo aver parlato con tutte le parti coinvolte della comunità potremo insieme stilare un progetto definitivo.”
“Questo non è il progetto di un sindaco ma di una Autorità Portuale di Sistema estremamente convinta che in una comunità come questa si può sviluppare anche l’attività turistico diportistica.”
“I lavori del porto, fermi da 20 anni, li abbiamo sbloccati noi e li stiamo definendo. Non è assolutamente vero che sposteremo il traffico commerciale da Palermo perché a Palermo abbiamo potenziato il traffico commerciale raddoppiando gli attracchi da 3 a 6. A Termini non vogliamo depotenziare il settore turistico ma lo vogliamo sistemare e allocare in posizione più corretta rendendolo più agevole, anche perché le nuove navi commerciali, rispetto a quanto previsto nel 2004 nel PRP, sono più grandi e necessitano di un bacno di manovra diverso da quanto programmato.”
Insieme al presidente Monti anche il Prof Maurizio Carta, Professore ordinario di urbanistica del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, insegna progettazione urbanistica e pianificazione territoriale ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative.
Il docente ha illustrato il senso del DPSS (Documento di Pianificazione Strategica di Sistema Portuale) che attribuisce il ruolo dei quattro porti di competenza dell’AdSP, l’intercettazione dell’economia proveniente dal mare.
Precisa altresì che “l’AdSP non costruisce porticcioli turistici o passeggiate lungomare o altro che non abbia pertinenza con lo scopo primario che è perseguire la condizione commerciale in un’ottica negoziale e inevitabile con la comunità, distribuendone una parte di dividendi: ed ecco l’iniziativa a Termini Imerese che nasce per generare nuovi profitti… generare valore, un nuovo approccio quasi dimenticato in una terra, quella siciliana, che è abituata a valorizzare quello che c’è, ma non è predisposta da troppo tempo a creare nuovi profitti.”
“La fragilità dell’attuale PRP evidenziata del DPSS è la impossibilità che quel layout portuale non consenta di valorizzare a pieno le potenzialità di Termini Imerese di riappropriarsi del mare in termini strutturali.”
Continua il Prof. Carta – “Il DPSS propone delle scelte strategiche ovvero negoziali ma non remote e lontane nel tempo: una scelta è strategica se pone un obiettivo preciso con un tempo preciso e individua chi fa qualcosa in un tempo specifico…. è strategico se individua obiettivi e tempi di realizzazione.”
È stato interessante il dibattito consiliare con ottimi spunti di riflessione posti dai consiglieri che hanno ricevuto puntuale risposta da parte dei conferenzieri, che hanno naturalmente risposto sommariamente e senza tecnicismi che sarebbero stati fuori luogo in questa fase esplorativa.







