Sciopero di otto ore oggi dei metalmeccanici anche in provincia di Trapani. Le tute blu, infatti, parteciperanno alla manifestazione regionale di protesta ”Da Pomigliano a Mirafiori… il lavoro e’ un bene comune”, organizzata dalla Fiom Cgil a Termini Imerese (Palermo), dove ha sede lo stabilimento Fiat che l’azienda intende chiudere il prossimo dicembre.
A scendere in piazza sara’ anche una folta delegazione di operai trapanesi di diverse aziende metalmeccaniche del territorio, tra cui i lavoratori del Cantiere navale di Trapani e del Cantiere navale Giacalone di Mazara del Vallo, che, insieme ai colleghi di tutta la Sicilia, manifesteranno per la riconquista del Contratto nazionale e la salvaguardia dei diritti nei luoghi di lavoro.
La manifestazione si articolera’ con un concentramento alle 9.30 in piazza della Vittoria (Termini bassa) da cui partira’ il corteo che giungera’ in piazza del Comune (Termini alta) dove si terra’ il comizio con gli interventi della segretaria regionale della Fiom Cgil Giovanna Marano, di Serena Sorrentino, della segreteria nazionale della Cgil e del coordinatore nazionale auto della Fiom Cgil, Enzo Masini.
La mobilitazione, che ha preso il via oggi si inserisce, come si legge in una nota della Fiom, in un ”contesto in cui ad essere messi in discussione sono il contratto nazionale, gli orari di lavoro, il salario, i diritti e le liberta”’. Per il segretario provinciale della Fiom Cgil di Trapani, Filippo Cutrona si tratta di ”un duro attacco agli operai che oggi si ritrovano a lottare per la riconquista dei propri diritti”.
Alla manifestazione ha annunciato la propria partecipazione anche il coordinamento siciliano di Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Manifesteremo per la legalita’, per i diritti, per il bene comune, per il lavoro – si legge in una nota dell’associaizone -. Marceremo con i tanti lavoratori e a fianco della societa’ civile perche’ convinti che la forza delle mafie e’ rintracciabile anche nella debolezza delle politiche sociali e che il vero progresso non deriva dalla rinuncia ai diritti ma nella loro realizzazione.
TERMINI IMERESE – Ribadiamo oggi che i lavoratori metalmeccanici non devono e non possono rinunciare ai loro diritti. Tentare di distruggere il contratto nazionale come stanno facendo gli industriali italiani e’ una scelta ingiusta non solo per i lavoratori ma anche per il nostro Paese. La crisi c’e’, ma va risolta attraverso il confronto e con gesti di grande solidarieta’. Lo ha detto Enzo Masini, responsabile auto nazionale per Fiom Cgil, aprendo il corteo che si svolge a Termini Imerese in occasione dello sciopero nazionale indetto dal sindacato dei metalmeccanici. Nella citta’ dove ha sede lo stabilmento automobilistico che la Fiat chiudera’ alla fine di quest’anno, e che per questo e’ diventata un luogo simbolo della battaglia della Fiom, il sindacato ha chiamato a raccolta gli iscritti di tutta la Sicilia, che sono giunti con pullman ppositamente organizzati.
Anche l’amministrazione Comunale di Termini Imerese ha aderito oggi allo sciopero generale indetto dalla Fiom. Il corteo partito alle 9,30 da piazza Stazione è giunto ordinatamente a piazza Duomo per manifestare il proprio malcontento contro le politiche industriali avanzate negli ultimi tempi. Il corteo è stato raggiunto lungo il percorso dal Sindaco Totò Burrafato, dal Presidente del Consiglio Comunale Stefano Vitale e da una delegazione di consiglieri comunali che, con la loro partecipazione hanno testimoniato la vicinanza ai lavoratori scesi in strada per protestare.
Secondo la Fiom CGIL le politiche industriali adottate dalla Fiat non prestano alcuna attenzione alle conseguenze di quello che significa per un territorio, la chiusura di uno stabilimento. In particolare qui a Termini Imerese si contano 2.200 lavoratori (tra Fiat e indotto) che resterebbero senza lavoro e senza prospettive future. Le proposte avanzate da Marchionne mirano – sostengono i delegati della Fiom – più che a trovare soluzioni accettabili per i lavoratori, a cancellare i diritti conquistati negli ultimi 60 anni. Le diverse ipotesi avanzate, sui possibili investimenti da conferire nel nostro polo industriale, ad oggi non presentano progetti concreti che diano sicurezza sul futuro. Il Sindaco Totò Burrafato ha dichiarato: ho apprezzato il modo di far levare la voce dei metalmeccanici siciliani della Fiom, che hanno scelto Termini Imerese come luogo simbolo della grave crisi industriale della nostra Isola.