La politica oggi non e’ ancora in grado di liberarsi da certe presenze scomode, e mi chiedo continuamente perche’ quelle persone perbene che esistono in politica non allontanano chi non e’ al di sopra di ogni sospetto. E’ la denuncia del procuratore capo di Termini Imerese (Palermo), Alfredo Morvillo, fratello di Francesca Morvillo, morta con il giudice Giovanni Falcone nella strage di Capaci. Morvillo, durante la presentazione del libro ‘Visti da vicino’ di Francesvo Viviano e Alessandra Zimiti, ha quindi ricordato la figura dell’ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro che sta scontando una pena a 7 anni di carcere per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra.
Tutti sapevamo che ogni mattina c’era la fila sotto la sua abitazione -ha detto Morvillo- eppure, guai a parlare di Cuffaro. Tutti dicevano subito ‘ma ha la faccia buona’ oppure ‘lo invito a cena’ e noi siamo stati tutti a guardare. Bisogna avere il coraggio di fare delle scelte che vanno al di la’ della valenza penale. Tutti questi signori che dai salotti televisivi tuonano contro la mafia, li avete mai visti presentarsi in un commissariato per denunciare? No. Eppure gravitano negli ambienti della pubblica amministrazione, degli appalti. Nessuno fa seguire alle parole un’assunzione di responsabilita’. E la cosa peggiora ulteriormente quando si parla della spartizione delle poltrone.