M5S: mozione sulla riqualificazione del porto di Termini

Comunicato Stampa

Come ricorderete, nel corso dell’ultimo consiglio comunale del 17 giugno, la portavoce Manuela Sinatra aveva chiesto al Pd di ritirare la mozione sulla riqualificazione del porto in quanto superata nei suoi contenuti, chiedendo quindi di poterla sostituire con una mozione condivisa da tutti i gruppi consiliari e proponendo, sul punto, piena collborazione. Ieri mattina, durante la Conferenza di capigruppo il PD ha reso noto di avere presentato una nuova mozione che, tuttavia, a nostro parere non ha quasi nulla di diverso rispetto alla precedente! Inoltre, la stessa, a differenza di quanto paventato ultimamente dal segretario cittadino e dalla presidente del Consiglio Comunale ( quest’ultima nel corso dell’incontro con il Presidente Cannatella), non solo non fa alcun accenno al turismo, ma ancor meno da questa si evince la tanto sbandierata svolta turistica della città. Il M5S, non essendo stato coinvolto dal PD locale e mantenendo, comunque, l’impegno preso durante l’ultimo consiglio comunale, ha protocollato questa mattina ( dunque entro i termini previsti dal regolamento) una propria mozione sulla riqualificazione del porto, di cui si riporta, qui di seguito, il testo integrale. A voi giudicare le differenze!

TESTO DELLA MOZIONE:

Al Sig. Sindaco Dott. Salvatore Burrafato
e p.c. Al Presidente del C. C. Dott.ssa Angela Campagna

MOZIONE DI INDIRIZZO SULLA VALORIZZAZIONE DEL PORTO DI TERMINI IMERESE

IL SOTTOSCRITTO CONSIGLIERE COMUNALE MANUELA SINATRA

PREMESSO CHE

Per una città costiera il mare rappresenta una ricchezza dal punto di vista naturalistico ed un’opportunità a livello economico; il luogo privilegiato verso cui rappresentare se stessa ed in relazione al quale fissare la propria identità e sviluppo. Tante città nel mondo, hanno già vissuto un rapido e sostenibile sviluppo, convertendo le zone portuali sottoutilizzate e degradate in luoghi urbani vitali.

Termini Imerese non può che seguire i numerosi esempi di riorganizzazione ed uso compatibile delle aree portuali per arricchire la propria economia territoriale, oggi ancor più necessario a causa della crisi dello stabilimento Fiat e di tutto il suo indotto.

La città, ormai in piena fase post-industriale, ha la necessità di avviare una nuova fase di sviluppo economico ed urbano, legato alle peculiarità del suo territorio, riproponendosi come importante centro turistico, produttivo e commerciale. Un fondamentale rinnovamento che comunque non precluderebbe la possibilità di un futuro ritorno di importanti aziende industriali.

Termini sino ad oggi non è stata in grado di intercettare i flussi turistici dell’isola, nonostante la sua felice posizione geografica ed alcune proprie peculiarità paesaggistiche, termali, archeologiche e museali, a causa della univoca e consolidata immagine di città industriale; un immaginario collettivo parziale e ingeneroso, verso le ricchezze della nostro territorio che porta col passare del tempo, ad una grave perdita d’identità e di orgoglio della collettività.

Il litorale tirrenico è una realtà di notevole interesse per le attività di turismo legato alla nautica da diporto, incentrato soprattutto sui collegamenti con le Isole Eolie, ed in genere sulla possibilità di mantenere barche lungo tutto il ciclo annuale; la posizione strategico-baricentrica del porto di Termini è ideale per raggiungere, oltre le isole Eolie, le maggiori città siciliane e l’attrattivo entroterra Madonita e dei Nebrodi.

Partendo dai dati e dalle analisi del “Piano Regolatore Portuale”, che focalizza l’attenzione sulla fondamentale ed innegabile funzione che il porto ha di volano per l’economia della città e del suo territorio, è necessario un progetto unitario che miri ad un rilancio economico, sociale e ambientale, non solo di esso ma di tutta la città.

Occorre, quindi, perseguire due obbiettivi principali:

– conferire un carattere di continuità e di identità del lungomare con l’intera città;

– promuovere uno sviluppo economico, valorizzando sia le potenzialità attrattive del porto in ambito turistico-culturale e ricreativo-balneare sia l’importanza strategica che come porto commerciale e diportistico ha in relazione a tutta la Sicilia occidentale.

Per quanto delineato, l’integrazione città-porto dovrà costituire il tema fondamentale degli interventi strategici dei prossimi anni, definendo un polo di servizi turistici, culturali, ricreativi, commerciali e sociali, messi in rete nel contesto città-territorio delle Madonie seguendo le linee guida del PIST.

VISTA la delibera di Consiglio Comunale n. 44 del 24.03.2003, con la quale è stato adottato il Piano Regolatore del Porto di Termini Imerese;

VISTO il Decreto Dirigenziale dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente n. 367 del 05.04.2004 con il quale è stato approvato il suddetto P.R.P.;

ATTESO che il suddetto P.R.P. individua le seguenti idee-guida:

La considerazione che la fascia a mare, ed il porto con essa, deve riconquistare una posizione emergente nel riassetto del territorio.

La conseguente scelta di criteri di intervento centrati sulla ricerca e sulla proposizione delle qualità degli spazi aperti sul mare in un’ottica di riqualificazione ambientale.

La consapevolezza che all’interno del porto possono convivere molteplici funzioni e che la qualità dello sviluppo si gioca, oggi sulla capacità di fare interagire sviluppo turistico, attività commerciali ed industriali, con qualità dell’ambiente e della vita.

La constatazione che alcuni elementi strutturali ed architettonici si leggono tuttora quali segni fondamentali capaci di rilancio e di risignificazione della realtà portuale.

Il recupero di un’idea, già maturata in alcuni “osservatori” delle vicende portuali, che vede destinati ad usi turistici gli ambiti del molo Veniero e del braccio a nord, comprese le architetture che vi insistono;

CONSIDERATO che il PRP nonostante si sia dimostrato un efficace e accurato strumento di analisi dell’intero spettro delle problematiche inerenti al sistema porto, ed abbia indicato significative idee-guida, non risulta più essere a causa dei cambiamenti radicali del contesto socio-economico dal lontano 2003, la migliore risposta a livello di pianificazione strategico-urbana per le problematiche e le necessità odierne;

CONSIDERATO che adesso l’Ente Gestore del Porto è l’Autorità Portuale di Palermo e Termini Imerese, nel cui Comitato Portuale è rappresentato il Comune di Termini Imerese, nella persona del Sindaco pro-tempore;

ATTESO che, ai sensi dell’articolo 5 del Capo I – Disposizioni Generali – delle Norme Tecniche di Attuazione (N.T.A.) del Piano Regolatore del Porto, “in tutti i casi in cui, nelle fasi di attuazione del PRP, si intenda discostarsi palesemente dalle suddette indicazioni, l’Ente gestore del Porto sarà tenuto ad elaborare nuove linee guida progettuali ed a sottoporle, debitamente aggiornate, alla preventiva approvazione del Consiglio Comunale di Termini Imerese”;

CONSIDERATO che le uniche attività in crescita del porto di Termini Imerese sono legate al diporto, grazie alla storica presenza di due circoli nautici e una coraggiosa azione imprenditoriale di alcuni privati lungimiranti, nonché alla costante presenza del settore della pesca;

CONSIDERATO che ad oggi il porto di Termini Imerese si presenta come un sistema di moli e banchine con scarse attività regolari di carico/scarico, e saltuari approdi di merci;

CONSIDERATO che la localizzazione del porto di Termini Imerese, nell’ambito della costa settentrionale della Sicilia, offra molteplici vantaggi territoriali rispetto ad atre realtà dell’Isola, grazie a una posizione baricentrica rispetto ai due arcipelaghi, quello delle Eolie e quello delle Egadi, consacrati quali mete internazionali del turismo nautico, e alla localizzazione mediana rispetto a due notevoli poli di attrazione turistica quali la città capoluogo Palermo e Cefalù.

VISTO il progetto preliminare del porto turistico redatto dall’ufficio tecnico comunale;

ATTESO che il Presidente dell’Autorità Portuale di Palermo-Termini Imerese, nell’incontro dello scorso 9 giugno con i rappresentanti di alcuni Gruppi Consiliari, fra i quali il nostro, ha mostrato piena apertura alla discussione sulla valorizzazione delle infrastrutture portuali, illustrando i lavori in corso e quelli programmati;

IMPEGNA

IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Ad adoperarsi, nel più breve tempo possibile, per avviare una interlocuzione con l’Autorità Portuale di Palermo e Termini Imerese al fine di valutare una pianificazione integrativa, attualizzando il “Piano Regolatore Portuale di Termini Imerese” al contesto odierno, che possa risolvere al meglio la polifunzionalità del porto e ricostituire il rapporto tra la città e il proprio mare, partendo dai dati e dalle analisi dello stesso PRP, e che focalizzi l’attenzione sulla fondamentale ed innegabile funzione che il porto ha di volano per l’economia della città e del suo territorio.
A sollecitare l’Autorità Portuale di Palermo e Termini Imerese a creare i presupposti che mirino allo sviluppo delle potenzialità del porto turistico come elemento di rigenerazione urbana attraverso il semplice ribaltamento dei pontili a pettine, previsti all’interno del bacino acqueo già destinato dal PRP vigente al porto turistico e a ridosso del molo di sopraflutto, che consentirebbe di attestare direttamente tali pontili sulla banchina S.Veniero, in diretto rapporto con la zona balneare e di avviare una riqualificazione delle aree degradate retrostanti la banchina stessa.
Ad adoperarsi, nel più breve tempo possibile, per avviare la riqualificazione della spiaggia antistante la banchina S.Veniero.

Termini Imerese, 2 luglio 2015

Il Consigliere
Dott.ssa Manuela Sinatra

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