Continuano gli appuntamenti presso la Biblioteca Liciniana in via Garibaldi a Termini Imerese, venerdì 29 alle ore 16,00, con il gruppo di lettura che si confronta sul libro L’arte di annacarsi di Roberto Alajmo. Organizzati in collaborazione con la libreria – caffè Punto 52, tutti gli incontri di quest’anno hanno come tema centrale Il Mediterraneo nero su bianco. In questo occasione, insieme all’autore, sarà presente un gruppo di studenti del liceo scientifico di Termini che ha letto il libro e, con la tecnica dell’imitatio, ha scritto sulla città in cui vive.
Il titolo del romanzo L’arte di annacarsi. Un viaggio in Sicilia, ci porta ad analizzare questo termine, noto per i siciliani, ma non così per coloro che siciliani non sono. Annacare/annacarsi è in dialetto siciliano un verbo insidioso, difficilmente traducibile in italiano. Quel che più si avvicina è cullare/cullarsi, ma non è proprio la stessa cosa. L’arte di annacarsi prevede il muoversi il massimo per spostarsi il minimo. Una immagine che descrive bene lo spirito dell’isola e più ancora la disposizione d’animo dei siciliani tessuta di diffidenza. Ogni viaggio in Sicilia, anche quello intrapreso in questo libro, diventa una specie di danza immobile attorno alla geografia e alla filosofia, alla storia, al folklore e alla gastronomia, scoprendo che fra le diverse discipline esistono continui rimandi a una trama inestricabile. Pur restando immobile, l’Isola si muove. Non è uno di quei posti dove si va a cercare la conferma delle proprie conoscenze. È invece un teatro dove le cose succedono da un momento all’altro. È un susseguirsi di scatti prolungati, pause per rifiatare e ancora fughe in avanti. Come l’Isola, Alajmo procede a zig-zag in un itinerario non lineare, senza vincoli di percorso né di tempo, da un capo all’altro, sulla base di pure suggestioni, guidato dalla bellezza, accompagnato da un lucido pessimismo.