Lettera di Ignazio Artese: si renda noto il futuro che è riservato alle attività economiche presenti in Porto

Il sottoscritto Artese Ignazio, in qualità di artigiano e operatore nautico che svolge la propria attività nel porto di Termini Imerese, di recente nominato da Casartigiani Palermo come “Responsabile Provinciale per seguire le politiche di sviluppo portuali”, in particolare in ambito turistico, alla luce degli ultimi sviluppi e delle tematiche affrontate negli ultimi incontri avvenuti tra i vari attori coinvolti, colgo l’occasione per scrivere la presente lettera al fine di raccontare i reali fatti e fare chiarezza sulle evoluzioni del Porto di Termini Imerese che personalmente ho avuto modo di osservare e che in parte mi hanno visto coinvolto, vista la presenza delle mie attività lavorative all’interno del
porto fin dall’anno 2000.

La Regione Siciliana, insieme al Comune di Termini Imerese, nell’anno 2007, hanno ceduto le aree del Porto in questione all’Autorità Portuale di Palermo, oggi denominata “Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale” e contestualmente è stato ceduto il progetto del Porto turistico che il Comune di Termini Imerese intendeva realizzare dopo l’ottenimento dei pareri dei vari enti.

Essendo l’Autorità di Sistema Portuale un ente istituzionale di rilevanza nazionale che dipende direttamente dal Ministero dei trasporti ed ha come priorità quella di facilitare gli scambi commerciali marittimi, progetta e realizza infrastrutture come Porti commerciali. Da questo, infatti, scaturisce il progetto di ordine Nazionale che prende il nome di “autostrade del mare” e interessa anche il Porto di Termini Imerese. La realizzazione di tutte le altre strutture, risulta a corredo del porto commerciale, negli scenari urbanistici del paesaggio e delle Città.

Da diversi giorni hanno ripreso vita i dibatti sulla questione del Porto che sembrava ormai vedere una reale pianificazione dei lavori. Detti dibattiti affrontano la problematica sulla effettiva localizzazione dell’area turistica, all’interno del Porto di Termini Imerese, indicata nel progetto ceduto all’epoca dal Comune all’Autorità Portuale.

Premesso quanto sopra esposto, è mia volontà esprimere personale opinione al riguardo. Nel corso degli anni ho assistito ad una contrapposizione progettuale tra Autorità Portuale e Amministrazione Comunale, sono trascorsi 14 anni per l’esattezza e ad oggi non è stata intrapresa alcuna iniziativa strutturale per la costruzione del Porto turistico. La stessa AdSP non ha mai abbandonato l’idea di realizzare il progetto del Porto commerciale nello specchio acqueo dove l’Amministrazione Comunale ha espressamente richiesto che venisse costruito il Porto turistico. Ciò nonostante, l’Amministrazione Comunale, seppur consapevole della reticenza da parte dell’AdSP nel realizzare il porto turistico Comunale, seppur consapevole della reticenza da parte dell’AdSP nel realizzare il porto turistico indicato, non ha in alcun modo creato opposizione ai lavori intrapresi, fornendo anche, quando è stata interpellata, relativo parere favorevole.
Ciò sorprende, visto che era stata la stessa Amministrazione a promuovere le varianti di progetto e, seppur avendo i mezzi, non ha vigilato nel controllo delle azioni urbanistiche del territorio.

L’Autorità Portuale, non incorrendo in alcun genere di contestazioni, se non al contrario approvazioni, ha agito iniziando i lavori per la realizzazione della parte cosiddetta “commerciale”, nell’area che doveva essere riservata alla realizzazione del porto turistico, predisponendo l’ormeggio delle navi, quindi alzando la quota delle banchine, installando bitte per l’ormeggio delle stesse, costruendo pavimentazioni industriali, installando parabordi, impianti idrici ed elettrici con illuminazione costituita da torre e fari, idonea per illuminare piazzali di grande estensione, caratteristici dei porti commerciali.

Negli ultimi anni è stata anche completata la recinzione e la delimitazione delle diverse aree apponendo varchi d’ingresso, tipici dei porti commerciali, con apposte sentinelle che permettono l’accesso solamente agli addetti ai lavori per lo svolgimento delle attività commerciali. Questi sono esempi pratici e lampanti di interventi che si sarebbero dovuti evitare in previsione della realizzazione di un porto turistico.

Il porto commerciale, nell’indifferenza generale di tutti gli attori coinvolti, di fatto è in fase di definizione; il termine dei lavori sarà definito con l’escavo dei fondali.
Alla luce di quanto esposto, la domanda che sorge spontanea è: e adesso che si fa? Proviamo di seguito a ipotizzare delle risposte.
Un eventuale e assurdo stravolgimento dei piani, con demolizione di quanto ad oggi realizzato, comporterebbe un’imputazione, ai soggetti promotori, della responsabilità per danno erariale, che nessuno sarebbe disposto a subire e pagare, andando incontro ad un dilungarsi di diatribe legali.

Intanto che si continua a discutere (e sognare), l’Autorità Portuale procede con la realizzazione dei lavori, compiendo al contempo, e precisamente nel molo di sottoflutto, ulteriori piazzali e creando muri idonei alla protezione degli stessi, appropriandosi di spazi destinati all’eventuale realizzazione del porto turistico.

Qualsiasi azione di recupero ipotizzata o da ipotizzare, non avrà sicuramente tempi di esecuzione brevi, pertanto bisognerebbe essere più realisti e salvare il salvabile.
La realizzazione del porto turistico, costruito nel molo di sottoflutto, non sarà il massimo delle aspettative ma sicuramente può essere una soluzione valida e veloce nel breve periodo.
Anche in questo caso sarebbe opportuno non farsi illudere dai progetti faraonici proposti sia dall’Autorità Portuale sia dall’Amministrazione Comunale, come per esempio il braccio prospiciente verso sud che fa intendere il non plus ultra dei porti turistici. Proprio la realizzazione di questo braccio farebbe ripartire una nuova macchina burocratica di almeno altri 20 anni per l’acquisizione di tutti i pareri propedeutici alla realizzazione e di tutte le attività che ne deriverebbero.

Tale opera ed il resto delle opere previste, come spiagge, centri convegni e quant’altro, che non siano ad oggi già state realizzate, necessitano di pareri che richiedono tempi di cui non si ha alcuna certezza e che potrebbero anche esse inseriti in una seconda fase di ampliamento.

La soluzione tangibile più ovvia ed immediata, sarebbe quella di intervenire tempestivamente nel riprogrammare le attività di definizione del costruendo molo di sottoflutto con quegli accorgimenti propedeutici e necessari alla voltura del porto (molo di sottoflutto) da uso commerciale a uso turistico con la sistemazione e il completamento della banchina ove sono posti attualmente i pontili galleggianti. In particolare, sarebbe opportuno effettuare e sviluppare le attività di seguito definite:
• adeguamento della pavimentazione per porti turistici;
• demolizione del muro paraonde e sostituzione dello stesso con edifici da destinare ad attività ricettive;
• adeguamento alla viabilità e parcheggio destinato alle autovetture nel nuovo piazzale in costruzione, a sud del molo di sottoflutto, chiudendo il transito dei veicoli nell’area tra i pontili e gli edifici adibiti a locali ricettivi, realizzando una passeggiata con vista sulla città e sugli approdi turistici.

Seppur il connubio tra porto commerciale e turistico non è il massimo delle aspettative, poiché le attività svolte all’interno dell’area commerciale, che comunque si trova all’interno della Città, comportano i rumori delle navi poste all’ormeggio, le polveri emanate dai materiali movimentati e depositati alla rinfusa durante le operazioni di carico e scarico e la viabilità che ne deriva, chiedo all’Amministrazione Comunale di farsi carico e vigilare affinché l’Autorità Portuale attui tutte le soluzioni e innovazioni tecnologiche richieste in questi casi, al fine di rendere possibile il connubio della parte commerciale con quella turistica.

Per esempio l’installazione di un adeguato appresamento elettrico e relativa fornitura elettrica per le navi che sostano all’ormeggio in banchina, “shore-to-ship power solution”, così da poter effettuare lo spegnimento dei motori.
Localizzare nella parte finale della banchina foranea, il carico e lo scarico dalle navi, dei materiali con adeguata attrezzatura che riduca il rischio inquinante. Allo stesso modo sarebbe opportuno inglobare la movimentazione della viabilità del porto commerciale al suo interno.

Inoltre, si rende noto che la diatriba riguardante la realizzazione del porto turistico causa nel frattempo ingenti danni ai vari operatori economici presenti all’interno del Porto, poiché qualsiasi opera che gli artigiani, concessionari, intendono realizzare e che necessita di autorizzazione comunale, non può essere accolta in quanto non conforme al piano regolatore Comunale. Tale situazione risulta un freno per lo sviluppo e il rinnovamento di tutte le attività presenti nel porto; blocca lo sviluppo e il miglioramento delle stesse che vivono e subiscono la realtà di investimenti incerti che rischiano di non essere ammortizzati data l’incertezza dell’identità del porto. A tutto questo fa da cornice il rilascio delle concessioni demaniali, da parte dell’AdSP, con carattere di precarietà, dato che la scadenza per queste è stata fissata su base annuale. Vista l’incertezza dell’autorizzazione ad occupare un’area per un periodo di tempo così breve, diventa un deterrente di rischio economico per chi vuole fare seriamente attività d’impresa, precludendo anche l’attingimento di finanziamenti provenienti da fondi agevolati.

Tutto ciò considerato, chiedo, a nome di tutti gli Artigiani ed operatori economici coinvolti nella questione in oggetto, che codeste Amministrazioni possano definitivamente rendere noto il futuro che è riservato alle attività economiche presenti in Porto. Proprio in vista degli investimenti che questi ultimi dovranno affrontare, al fine di adeguarsi al contesto di sviluppo Portuale, anche in materia di sicurezza, si chiede altresì di essere coinvolti d’ora in avanti nella valutazione delle scelte strategiche che di volta in volta dovranno essere effettuate.

Certi di un Vostro riscontro in merito, Vi ringrazio e porgo i miei Saluti.

Rag. Ignazio Artese

0
HeartHeart
0
HahaHaha
0
LoveLove
0
WowWow
0
YayYay
0
SadSad
0
PoopPoop
0
AngryAngry
Voted Thanks!

Commenti

commenti