Lavoratori società Manital (servizi Tribunale, Comune e non solo) sono senza stipendio anche nel resto d’Italia

Ieri 3 giugno le Federazioni Sindacali Regionali CGIL FILCAMS – CISL FISASCAT – UILTRASPORTI, scrivono a Poste Italiane, Uffici Giudiziari Termini Imerese, Ufficio delle Dogane di Palermo, Guardia di Finanza R.T.L.A., Istituto Zooprofilattico Sperimentale Sicilia, oltre che a INPS, INAIL, PREFETURA e Regione Siciliana:
malgrado la nota del 17 Maggio u.s. Avente prot. 81/19, ad oggi riscontrano il mancato pagamento dello stipendio del mese di Aprile u.s. dei lavoratori che prestano servizio di pulizia presso gli appalti riferiti agli enti in indirizzo in Sicilia e tra pochi giorni maturerà anche quello di Maggio u.s..
Fa specie riscontrare che con nota del 16 Maggio u.s. l’Azienda inviava comunicazione assicurando che gli stipendi sarebbero stati erogati entro il 30 Maggio u.s., ma risulta evidente quanto la stessa sia stata disattesa.
Si rappresenta che tale atteggiamento ormai è intollerabile e sta mettendo in ginocchio i lavoratori e le loro famiglie, che hanno sino ad ora atteso invano il proprio stipendio affrontando , in alcuni casi, di tasca le spese per gli spostamenti nei vari territori per svolgere le proprie prestazioni.
Per quanto sopra, in ottemperanza a quanto previsto dal Codice degli Appalti, si richiede il pagamento in solido da parte degli enti in indirizzo e nel contempo si ribadisce lo stato di agitazione dei lavoratori.
Si anticipa che in assenza di positivo riscontro si attiveranno tutte le procedure necessarie a tutela dei dipendenti.
In attesa di cortese riscontro, si porgono distinti saluti.

Già a dicembre scorso i sindacati avevano scritto una lettera a livello nazionale che denunciava lo stato delle cose:
Il Gruppo Manital che occupa complessivamente quasi 5.300 dipendenti, oltre a fungere da Consorzio con diverse decine di imprese che occupano a loro volta una platea di lavoratori di pari numero, a settembre 2017 ha comunicato a tutti i dipendenti delle imprese del Gruppo che le retribuzioni da settembre a dicembre 2017 sarebbero state erogate con oltre 20 giorni di ritardo rispetto alla naturale scadenza e la tredicesima sarebbe stata liquidata solo a gennaio 2018.
Il Gruppo Manital a settembre aveva giustificato la necessità di ricorrere al posticipo dei pagamenti delle retribuzioni a fronte di una difficoltà temporanea nell’esercizio dei flussi finanziari a seguito di problematiche sorte nella gestione del piano di investimenti avviato e soprattutto per l’acquisizione di Olicar, società praticamente sull’orlo del fallimento, oggi sottoposta a concordato preventivo.
Immediatamente dopo le comunicazioni inviate ai lavoratori, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil hanno chiesto di avviare un confronto per comprendere lo stato di difficoltà denunciate dal Gruppo Manital e la tenuta del piano industriale avviato, al fine di recuperare la correttezza nell’erogazione delle retribuzioni e superare le gravi ripercussioni che tale decisione ha prodotto nelle condizioni di vita delle lavoratrici e dai lavoratori.
È stato rappresentato, inoltre, che il posticipo dell’erogazioni degli stipendi coinvolgeva anche tutti i lavoratori dipendenti delle imprese consorziate e in subappalto del Consorzio Manital, in quanto anche verso queste realtà societarie si sono innescati gravi ritardi nel pagamento delle fatture dei lavori effettuati per conto del Consorzio.
Gli incontri, svolti da settembre a novembre, hanno permesso di recuperare le intenzioni annunciate dal Gruppo Manital e hanno visto il pagamento degli stipendi dei dipendenti diretti, nonché della maggior parte delle imprese consorziate e in subappalto, posticipando dal 10 al 15 del mese la liquidazione delle competenze nelle modalità previste dal vigente contratto Nazionale.
Solo i dipendenti Olicar hanno ricevuto le retribuzioni qualche giorno più tardi a fronte di difficoltà derivanti dallo stato di concordato preventivo.
L’11 dicembre è stato effettuato l’ultimo incontro per verificare le tempistiche di pagamento delle tredicesime e la conferma che lo stipendio di novembre u. s. sarebbe stato erogato alle condizioni pattuite per le mensilità precedenti, con l’impegno da parte delle imprese di predisporre i bonifici nei tempi utili per permettere effettivamente di avere accreditati gli stipendi il giorno 15.
Il Gruppo Manital rispetto alle richieste avanzate ha assunto l’impegno di predisporre gli stipendi entro il 13 dicembre, mentre per la tredicesima ha chiesto di poter sciogliere le riserve al mantenimento del pagamento il 20 dicembre, come previsto dal CCNL, nei prossimi giorni.
È gravissimo constatare che ad oggi il Gruppo Manital non ha rispettato gli impegni assunti e solo per meno della metà della platea dei lavoratori ha predisposto i pagamenti in tempo utile per vedersi accreditati gli stipendi al 15 di dicembre, mentre per la restante maggioranza dei lavoratori sono stati effettuati i dispositivi bancari in data odierna e quindi fino alla prossima settimana gli stessi non vedranno nulla sul proprio conto corrente. Tali ritardi risulteranno altresì moltiplicati per i dipendenti delle imprese consorziate e subappaltatrici.
La gravità della situazione, come denunciano le Organizzazioni Sindacali, non è solo data dalla disparità dei trattamenti tra lavoratori della stessa impresa ma fanno emergere il possibile presupposto che le condizioni di difficoltà finanziaria, in cui versano le società del Gruppo, siano ben più serie di quanto rappresentato dalla dirigenza del gruppo.
La necessità di giocare persino sullo scarto di due-tre giorni di valuta per gestire la liquidità utile per pagare gli stipendi diretti e per saldare le fatture dei consorziati e dei subappaltatori è un indice importante per comprendere la solidità del Gruppo.
Sugli aspetti finanziari evidenziati le Organizzazioni Sindacali, in più occasioni hanno chiesto di conoscere la reale situazione per verificare la validità del piano industriale e la tenuta dello stesso, sottolineando che non è accettabile che gli investimenti fatti dal Gruppo Manital gravino sugli stipendi dei lavoratori o che addirittura siano le retribuzioni le fonti di finanziamento.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil inoltre denunciano un atteggiamento pesantemente negativo con cui sono state tenute le relazioni sindacali, dove il Gruppo Manital si è preso impegni, anche sottoscrivendo accordi, per poi disattenderli un minuto dopo dimostrando un atteggiamento ambiguo, inaffidabile e inoltre di scarso rispetto dei rapporti tra le parti.
Ora basta !
Le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Manital e delle imprese consorziate e subappaltatrici dopo aver lavorato ed ottemperato ai propri doveri pretendono i loro diritti.
Non si può lucrare sulla pelle e sulla dignità di chi lavora.
La retribuzione va erogata nei tempi, nelle quantità e nelle modalità previste dal CCNL.
A fronte di tutto quanto fin qui denunciato, le strutture nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil, confermano che nei prossimi giorni, ai vari livelli territoriali, verranno effettuate iniziative sindacali per contrastare il comportamento messo in atto dal Gruppo Manital, coinvolgendo anche i dipendenti delle imprese consorziate e subappaltatrici, e, vista la poca affidabilità rispetto agli impegni assunti dal Gruppo, non escludono ulteriori iniziative di mobilitazione nel caso in cui la tredicesima non venga erogata alle scadenze contrattuali previste.

Il 19 maggio scorso il deputato biellese Andrea Delmastro ha presentato al Ministero del Lavoro un’interrogazione in merito alla situazione dei dipendenti della società Manital rimasti senza stipendio. La Manital ha vinto l’appalto indetto a livello ministeriale per la pulizia e servizi vari di uffici pubblici presenti in Piemonte e altre regioni. Per quanto riguarda Biella, l’appalto interessa gli uffici comunali, INPS e tribunale.
Ecco il testo dell’interrogazione:
La società Manital ha ottenuto, tramite Consip, l’affidamento dei servizi tecnico-gestionali e dei servizi operativi di manutenzione, pulizia ed igiene ambientale e altri servizi operativi relativamente agli immobili, prevalentemente ad uso ufficio, in uso a qualsiasi titolo alle Pubbliche Amministrazioni;
in particolar modo la convenzione sottoscritta con Consip e denominata Facility Management 3 riguarda i predetti uffici siti in Piemonte e Valle d’Aosta, Calabria, Sicilia e Roma, con esclusione del 1° municipio;
In relazione al Comune di Biella, alla sede I.N.P.S. di Biella e al Tribunale di Biella si registra il mancato pagamento ai lavoratori e alle lavoratrici da parte di ManitalIdea spa a far data da aprile 2019;
i sindacati hanno già dichiarato lo stato di agitazione sindacale e il blocco di tutte le prestazioni straordinarie e/o supplementari;
il sottoscritto è a conoscenza del fatto che tale gravissima situazione si registra non solo nel Biellese;
se i Ministeri interessati siano consapevoli della situazione e, in caso positivo, quali iniziative abbiano assunto o intendano assumere per tutelare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e per la prosecuzione dei predetti servizi in campi sensibili e in uffici pubblici;
se i Ministeri interessati non ritengano di sollecitare gli enti interessati al blocco cautelare dei pagamenti a favore di ManitalIdea spa e di agire “in surroga” procedendo al pagamento diretto a favore della maestranze
.”

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