La Terranova al Comitato delle Regioni, la futura politica di coesione e l’housing priorità per i territori

La politica di coesione post 2027 ha animato il dibattito della seconda e ultima giornata di lavori della sessione inaugurale del comitato delle regioni a Bruxelles.

Il Vicepresidente e Commissario Raffaele Fitto nel suo intervento introduttivo si è opposto a qualsiasi tentativo di centralizzare la futura politica di coesione e ha chiesto un bilancio dell’UE per il periodo successivo al 2027 che consenta ai territori di combattere le disuguaglianze e affrontare nuove emergenze. La politica di coesione va resa più efficiente continuando nel contempo a promuovere la convergenza economica e a ridurre le disparità sociali ed economiche tra i territori. Fitto ha altresì invitato i leader regionali e locali a intensificare il lavoro comune per riformare la politica di coesione e li ha rassicurati insistendo sui principi fondamentali della politica di coesione: partenariato, gestione concorrente, governance multilivello e approccio basato sul territorio.

Maria Terranova, sindaco di Termini Imerese e nuovo membro titolare del Comitato, al riguardo ha dichiarato:  ” Le politiche di coesione rappresentano uno degli strumenti fondamentali per garantire uno sviluppo equilibrato e inclusivo in tutta l’Europa. È, però, essenziale che queste politiche siano efficaci e rispondano realmente alle esigenze dei territori. Per questo motivo, ritengo assolutamente necessario che vi sia una gestione delle risorse UE più vicina alle esigenze locali perché solo così potremo assicurare interventi mirati e tempestivi, capaci di rispondere concretamente alle sfide economiche e sociali che affrontiamo quotidianamente. L’Europa deve comprendere che se si trascurano i territori, si perde il legame più autentico con i cittadini. Sono certa che, attraverso il confronto e la fattiva collaborazione, riusciremo a perseguire obiettivi concreti per lo sviluppo e il benessere delle nostre comunità.
Come Sindaco e nuovo membroha concluso Terranovadarò il massimo per contribuire all’ottenimento di risultati importanti per le comunità che abbiamo il privilegio di rappresentare. Sono convinta che solo attraverso il dialogo e un lavoro congiunto tra le istituzioni europee e le realtà locali potremo costruire un’Europa più forte, equa e vicina ai cittadini.”

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore, in merito alle future priorità UE, ha invece focalizzato l’attenzione sul tema dell’housing: “Chiediamo alla Commissione e a tutta l’Europa di mettere in campo un piano d’emergenza per l’abitare. È una vera e propria emergenza in tutte le nostre città. Noi sappiamo che in questo momento sia chi lavora nelle città, le famiglie, gli studenti, i ragazzi della nostra università e anche le imprese private che faticano a trovare lavoratori occupati perché’ manca la casa, ci stanno chiedendo di mettere questa come priorità in Italia e in Europa”.
“Abbiamo proposto delle soluzioni concrete” ha proseguito Lepore “il quadro finanziario che si prospetta della Commissione e’ troppo lento, troppo in la’ nel tempo. Abbiamo bisogno di soldi adesso. E anche per questo motivo siamo convinti che il Pnrr in tutti i Paesi europei possa essere intanto un portafoglio di risorse immediatamente disponibili, sia per le risorse non spese, sia per i risparmi dai ribassi d’asta. In Italia sappiamo che gli enti locali sono stati quelli che meglio hanno speso il Pnrr”.

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