Dagli archivi di Rivediamo i termini abbiamo tratto questa ricostruzione dei rapporti intercorsi tra comune e Enel del gennaio scorso:
In data 13 gennaio 2017, su iniziativa del Commissario straordinario, si è svolto presso il Palazzo di Città un incontro con alcuni rappresentanti dell’Enel: il dirigente della centrale e due dirigenti regionali. Nel corso dell’incontro, piuttosto animato, i dirigenti dell’Enel hanno confermato quanto da noi detto sui gruppi nuovi a turbogas e sul gruppo TI41, mentre in un primo momento hanno nicchiato sulla possibile vendita a terzi del pontile e dei serbatoi da destinare al bunkeraggio di carburanti. Di fronte alle precise e decise affermazioni dei rappresentanti dell’amministrazione comunale, tuttavia, i dirigenti Enel hanno dovuto a denti stretti ammettere che si, in effetti, una trattativa per la vendita è in piedi – anche se non ancora conclusa – e dichiarando, ad ogni modo, la disponibilità dell’Enel ad aprire un confronto.
In data 19 gennaio 2017, facendo seguito all’incontro, l’Enel ha inviato al Comune una nota, nella quale afferma che:
“La centrale di Termini Imerese è stata inserita nel progetto Futur-e esclusivamente per quel che concerne il processo di riqualificazione del gruppo TI41 e delle aree accessorie (parco serbatoi di olio combustibile denso e relativo pontile di servizio).
Occorre peraltro sottolineare che, mentre le attività per la riqualificazione delle aree accessorie sono già state avviate, le attività per la dismissione del gruppo TI41, come da prescrizione AIA, saranno avviate solamente quando lo stesso non sarà più ritenuto indispensabile per garantire la sicurezza del servizio elettrico regionale.
Confermiamo infine che, fatta eccezione per il TI41 e impianti accessori, l’impianto di Termini Imerese con gli altri 3 gruppi continuerà a funzionare regolarmente secondo le autorizzazioni vigenti.
Quanto sopra era già stato peraltro rappresentato nei mesi precedenti all’allora Sindaco Salvatore Burrafato.”
In risposta a questa nota, chiaramente ritenendosi non soddisfatto dalle generiche affermazioni dell’Enel, il Comune, a sua volta, in data 25 gennaio 2017 ha scritto una lettera a firma del Commissario straordinario con la quale si prende atto delle dichiarazioni rappresentate, ma
“tuttavia, con riferimento alla iniziativa denominata futur-e e al gruppo TI41 con le aree accessorie (parco serbatoi di olio combustibile denso e relativo pontile di servizio) continuano a mancare adeguate informazioni.
Al riguardo, da notizie esterne è pervenuta l’ipotesi di una possibile cessione a privati del suddetto pontile e dei serbatoi. E’ stato ipotizzato un uso ‘commerciale’ non più riconducibile alla produzione. Qualora la notizia avesse qualche fondamento, si precisa che questa Amministrazione esprime un risoluto parere contrario per i risvolti negativi in termini di impatto ambientale……….separare il pontile ed i serbatoi per altre destinazioni d’uso non consentite (commerciali), risulterebbe palesemente difforme alla normativa vigente.
Per completare le informazioni si chiede, infine, di conoscere eventuali programmi/progetti volti a valorizzare la produzione dei gruppi a turbogas, cosiddetti “a ciclo combinato”, considerato che questi rappresentano una eccellenza riconosciuta e possono svolgere un importante ruolo di sviluppo per la ricerca e l’innovazione.
In conclusione si ribadisce quanto già affermato nell’incontro: nelle scelte strategiche per lo sviluppo del territorio i processi partecipativi tra enti preposti, nella fattispecie tra Comune ed Enel, sono oggi fondamentali e irrinunciabili.”
Oggi 29 marzo 2017 sentito l’ufficio stampa ENEL, ci viene riferito telefonicamente che la cessione del pontile e delle cisterne è già in atto, se non è già stato definito, che questa parte di stabilimento è inattiva e sottoposta a costi di mentenimento e gestione che con la cessione a terzi sono azzerati. La cessione a terzi ha – secondo l’ufficio stampa di ENEL – un impatto importante dal punto di vista lavorativo sul territorio.
A seguito colloquio, ENEL invia il comunicato sotot riportato:
“Anche nei prossimi anni, la centrale “Ettore Majorana” continuerà a essere una importante realtà produttiva nel territorio termitano. Infatti, con le sue unità, anche in futuro contribuirà significativamente alla produzione di energia elettrica e alla stabilità del sistema elettrico della Sicilia occidentale.
Solo l’unità TI41 e alcune infrastrutture non più utilizzate (Parco Serbatoi e relativo pontile) rientrano nel progetto Enel “Futur-E”, che prevede la riconversione o la riutilizzazione di 23 impianti italiani non più produttivi. Nulla cambia, invece, per le altre 5 unità termoelettriche della Centrale.
Lo stesso TI41 (ormai da anni alimentato esclusivamente con gas metano) potrà, comunque, essere dismesso solo quando Terna non lo riterrà più indispensabile per l’equilibrio energetico dell’isola.
Oggetto di una possibile cessione possono, quindi, essere solo il parco serbatoi e il pontile di approvvigionamento, per i quali l’Enel ha già svolto una procedura per l’individuazione del possibile acquirente.
Poiché non ci saranno ricadute occupazionali negative per le risorse attualmente impegnate nella centrale, il riutilizzo di tali asset per altre attività imprenditoriali deve essere valutato positivamente perché può rappresentare un’opportunità di sviluppo non solo economico ma anche occupazionale per il territorio.”







